"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

mercoledì 28 giugno 2017

Servizio pubblico e RAI

Come fa la RAI a reppresentare il servizio pubblico di informazione? Come fa a definirsi tale? 
Si tratta di reti pubbliche, che appartengono allo Stato ma di fatto sembrano proprio nelle mani di alcuni partiti politici che ne utilizzano i servizi a piacimento, per i propri scopi politici e dove l'unico contributo dell'utente è quello di pagare un canone.

La politica riforma le pensioni tagliando quelle minime e la RAI lo fa sembrare un passo necessario, l'Europa ci impone regole che distruggono la nostra tradizione alimentare, la nostra produzione agricola e la RAI ci convince che così facendo sarà tutto migliore; ci convince che i migranti che ci assalgono sono in fuga dalla guerra ma non ci dice da quale guerra e soprattutto non ci dice che dietro ai migranti, c'è un business per pochi approfittatori; 

Soprattutto, la RAI non ci dice chi sono questi approfittatori. Non passa notizie politiche quando il Parlamento ritocca al rialzo le pensioni dei politici, non ci dice chi guadagna sul fenomeno dei migranti, non ci dice che le guerre che appoggiamo come membri di Europa e NATO e come amici degli Stati Uniti, hanno fatto solo danni irreparabili e nulla di buono. Non ci dice neanche che Gheddafi è stato assassinato e in Libia attualmente ci fidiamo di una leadership che non controlla il territorio. 

La RAI ci propina stupidi programmi di intrattenimento che non servono ad atro che ad intrattenere un parte di popolo di classe media semi ignorante. Trasmissioni dai dubbi contenuti che dispensano centinaia di migliaia di euro per aprire un pacco a caso o rispondere a qualche domanda di gossip, trasmissioni che in molti accusano di brogli, di trucchi, di essere pilotate.

L'informazione politica della RAI riguarda oramai solo il PD. Per gli italiani che guardano la RAI, la politica italiana è dettata solo dal PD. Si parla di primarie PD, di correnti interne al PD, di reati commessi da parlamentari del PD, PD, PD, solo PD.

Le notizie dall'estero poi... non c'è pià nessun giornalista RAI che porti una notizia di prima mano dall'estero. Il punto di vista imposto dalla RAI deve essere quello occidentale, standard, senza sorprese o particolari approfondimenti che possano scalfire la certezza, che noi italiani e i nostri alleati siamo sempre dalla parte del giusto. Il minimo indispensabile da copiare da qualsiasi altra emittente, che sia inglese, americana o tedesca, purché allineata con il sistema occidentale.

Ci impongono un canone ma ci fanno vedere pià pubblicità che sui canali privati. Con tutti i soldi che il popolo italiano paga per il canone RAI ogni anno, la RAI dovrebbe veramente essere pubblica, invece rimane nelle mani della politica e di amministratori che, alla faccia di chi paga il canone pur stentando ad arrivare a fine mese, si premette di assoldare Fabio Fazio per 11,5 milioni di euro, il presentatore  più pagato d'europa, per di più chiaramente schierato a sinistra.

Non solo, in attesa di elezioni, che prima o poi andranno fatte, la RAI ha riabilitato un altro personaggio palesemente schierato a sinistra, Michele Santoro, il giornalista più adatto a perorare pubblicamente le cause della sinistra e soprattutto adatto a gettare gratuitamente fango sulla destra e su Berlusconi. 

Diciamoci la verità: anche voi comunisti irriducibili che siete diventati rossi come il fuoco dopo l'8 settembre ma eravate tutti neri come la notte quando le cose andavano bene; anche voi, volta gabbana ipocriti che continuate a votare più a sinistra possibile perché lo avete sempre fatto, senza vedere quanto vi costa; e voi approfittatori, arrivisti senza scrupoli e senza alcuna percezione del prossimo se non come un ostacolo, voi che per un posto pubblivo promesso o un favore personale, continuate a votare a sinistra; aprite gli occhi.

La verità è che siamo un popolo di pupazzi non pensanti, nelle mani di un Grande Fratello ancora più subdolo di quello descritto da Orwel. Un mare di persone imbrigliate in una finta realtà che ci viene messa davanti agli occhi come nel film Matrix. Un Grande Fratello che attraverso il servizio pubblico RAI, dispensa consenso e impone uno standard funzionale alla casta politica di questo paese. 

Il controllo sociale e il consenso, in Italia viene esercitato e creato non con l'uso della forza ma viene garantito dal lavaggio del cervello collettivo operato dal così detto "servizio pubblico".

Questo è il servizio pubblico RAI che per favorire la politica, non riesce neanche più a farvi vedere le tanto anelate partite di calcio della domenica.
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E' ovvio infine che, tutto questo è semplice frutto della mia fantasia e quanto in realtà accade sia al contrario legale, etico, morale e soprattutto... normale.... se lo dice la RAI....

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