"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

venerdì 30 giugno 2017

Tutta colpa di Conan Doyle....

Proprio così, per me appassionato di super eroi, è difficile stabilire chi tra loro sia il migliore. 
Ancora più difficile è dire chi tra loro vorrei essere. 
Quante volte da bambini abbiamo sognato di essere Superman e volare a mille all'ora, oppure Batman e guidare la batmobile?

Il super eroe per definizione è un buono o almeno sta dalla parte dei buoni, protegge i deboli a si fa portatore di tutte le "cause buone" oltre che garante di una giustizia totale.
Nessuno da bambino voleva essere il Pinguino, nemico di Batman o qualche mostro che lottava con i Fantastici Quattro, eravamo sempre tutti dalla parte dei buoni.
Beh... a pensarci oggi, chi veramente vorrei essere veramente tra tutti i super eroi?

Pensiamo a Superman, il paladino di Metropolis. Superman è indistruttibile, viene da un altro mondo e sulla terra i suoi superpoteri sono esaltati all'ennesima potenza, criptonite a parte; però gli gli manca qualche cosa. Che cosa? Sarà la pettinatura fuori moda, sarà quel costume attillato, non saprei ma in superman non mi ci vedo proprio, se non altro per il fatto di saper volare.

Forse Batman? Anche lui ha avuto la sua evoluzione dai cartoni animati dove non uccideva mai nessuno, ai film moderni dove invece ci va giù pesante; poi il Joker del Cavaliere Oscuro lo batte alla grande in quanto a carisma e, se pur dalla parte del torto, ha anche lui delle motivazioni forti che lo spingono a fare del male. Batman no, non mi ci vedo.

Forse Spiderman? No nemmeno lui, eppure è forte. Uno forte davvero potrebbe essere Hulk: la presenza del gigante, la forza, la rabbia più incredibile e la fortuna di essere indistruttibile; va beh ma Hulk quando si trasforma agisce più d'istinto che in base alla ragione, quindi no, nemmeno lui.

Ironman ha un certo fascino. Un genio miliardario, un'armatura impenetrabile, vola come un missile ed ha capacità di discernimento tra bene e male. Ironman potrebbe andare ma non è il massimo, ci manca sempre qualche cosa.

Ci sarebbe Capitan America, lo scudo è bello, ma è un po' troppo "stars and stipes" ... per così dire, anche lui troppo inquadrato, troppo militare.

Tra molti, a poter scegliere mi potrebbe piaceere Wolverine. Immortale, con artigli micidiali, attraversa il tempo senza invecchiare, ma non ha esattamente lo scopo di salvare il mondo; quindi niente... anche Wolverine non farebbe per me.

Alla fine quale supereroe vorrei veramente, ma veramente essere?
Dopo lunga riflessione direi di averlo trovato. Il vero super... ma proprio super eroe, è senza dubbio Sherlock Holmes.

Dall'anno della pubblicazione del primo racconto di Sherlock Homes, da parte di Sir Arthur Conan Doyle nel 1887, Sherlock Holmes ha risolto un'infinità di casi e fatto arrestare un mare di criminali.

A differenza dei supereroi dei fumetti, Sherlock Holmes non veste abiti colorati, non è immortale, non vola e vive in un periodo non molto avanzato in fatto di tecnologia. Siamo, se non vado errato verso la fine della prima rivoluzione industriale inglese, ci sono macchine a vapore che muovono le fabbriche, ma la carrozza va ancora per la maggiore, altro che batmobile!

Sherlock Holmes ha un dono, il dono dell'osservazione e un cervello che ha fame di informazioni e di ragionamento che, unito all'osservazione di dettagli per altri irrilevanti, lo porta a deduzioni sorprendenti, quasi magiche, ma spiegabili su basi logiche,scientifiche e realiste.

Può sorgere il dubbio sull'opportunità di inserire Sherlock Holmes nella cerchia dei super eroi non avendo un martello come Thor, un'armatura come Ironman o un mantello alla Superman; a mio modo di vedere Sherlock Holmes, anche senza artigli o ragnatele, va inserito tra i super eroi perché ha un cervello sopraffino e una capacità di osservazione micidiale, doni sicuramente dispensati da Nostro Signore a tutto il genere umano, ma nei fatti poco sviluppati dai rispettivi detentori.

Sherlock è un investigatore più che per diletto, per propria necessità. La necessità di cimentarsi in una sfida, in un ragionamento, in qualche cosa di difficile che necessiti di usare il cervello. Sherlock Holmes odia la motonia, anzi la monotonia per lui è peggio della morte, infatti quando non ha stimoli ricorre anche alla droga passando giorni di semi incoscenza su un divano, pur di non cadere nella monotonia e nella noia.

Droga a parte, essere Sherlock Holmes sarebbe veramente ottimo. Capire chi hai davanti guardandogli le scarpe o il colletto della camicia, capire chi ha ucciso chi osservando la porta d'ingresso e un muro tappezzato di carta da parati. Sherlock Holmes è veramente fantastico. Tra l'altro è più semplice fantasticare sull'essere Sherlock Holmes che è un essere umano, rispetto a Superman che viene da Cripton.

C'é un problema però: pensare di poter raggiungere la capacità di osservazione e la capacita di deduzione di Sherlock Holmes è tutt'altro che facile. Per quanto cerchi di prenderlo a modello e cercare di comprendere osservando e facendo le mie deduzioni, capita di ritrovarmi a fare scelte sbagliate, al contrario, sulla base dei dati a disposizione, osservati e analizzati, giustificavano le scelte fatte.

A posteriori poi, tutti diventano Sherlock Holmes, una volta che uno ha sbagliato si riesce a capire anche il motivo dell'errore. Errore che mai avrebbe fatto il vero Sherlock.

E' quindi colpa di Conan Doyle.... che ha creato un super eroe umano il cui super potere occulto sta nei sensi e nella mente, un potere che virtualmente potremmo anche avere tutti nella realtà, ma che a guardarci bene intorno, non sembra così diffuso.

Detto questo, se potessi veramente scegliere di diventare un super eroe, vorrei senza dubbio diventare uno come Sherlock Holmes. Per adesso, per quanto mi sforzi non sempre riesco ad osservare quanto mi basta per fare delle deduzioni certe in maniera assoluta, rimane sempre un margine di errore, ritrovandomi nei panni di un essere umano imperfetto, ben lontano dall'essere un super eroe.

giovedì 29 giugno 2017

Quote of the day - Frase del giorno

Più rigoroso è lo Stato, più libero è l'individuo. 

In uno Stato senza governo l'individuo è indifeso e non libero.

In una democrazia i diritti vostri e miei trovano un limite nei diritti di altri cittadini.

E' nel riconoscimento di questa semplice, elementare verità che si basa la legge, 

la legge condivisa e rispettata da tutti.

Putin

mercoledì 28 giugno 2017

Servizio pubblico e RAI

Come fa la RAI a reppresentare il servizio pubblico di informazione? Come fa a definirsi tale? 
Si tratta di reti pubbliche, che appartengono allo Stato ma di fatto sembrano proprio nelle mani di alcuni partiti politici che ne utilizzano i servizi a piacimento, per i propri scopi politici e dove l'unico contributo dell'utente è quello di pagare un canone.

La politica riforma le pensioni tagliando quelle minime e la RAI lo fa sembrare un passo necessario, l'Europa ci impone regole che distruggono la nostra tradizione alimentare, la nostra produzione agricola e la RAI ci convince che così facendo sarà tutto migliore; ci convince che i migranti che ci assalgono sono in fuga dalla guerra ma non ci dice da quale guerra e soprattutto non ci dice che dietro ai migranti, c'è un business per pochi approfittatori; 

Soprattutto, la RAI non ci dice chi sono questi approfittatori. Non passa notizie politiche quando il Parlamento ritocca al rialzo le pensioni dei politici, non ci dice chi guadagna sul fenomeno dei migranti, non ci dice che le guerre che appoggiamo come membri di Europa e NATO e come amici degli Stati Uniti, hanno fatto solo danni irreparabili e nulla di buono. Non ci dice neanche che Gheddafi è stato assassinato e in Libia attualmente ci fidiamo di una leadership che non controlla il territorio. 

La RAI ci propina stupidi programmi di intrattenimento che non servono ad atro che ad intrattenere un parte di popolo di classe media semi ignorante. Trasmissioni dai dubbi contenuti che dispensano centinaia di migliaia di euro per aprire un pacco a caso o rispondere a qualche domanda di gossip, trasmissioni che in molti accusano di brogli, di trucchi, di essere pilotate.

L'informazione politica della RAI riguarda oramai solo il PD. Per gli italiani che guardano la RAI, la politica italiana è dettata solo dal PD. Si parla di primarie PD, di correnti interne al PD, di reati commessi da parlamentari del PD, PD, PD, solo PD.

Le notizie dall'estero poi... non c'è pià nessun giornalista RAI che porti una notizia di prima mano dall'estero. Il punto di vista imposto dalla RAI deve essere quello occidentale, standard, senza sorprese o particolari approfondimenti che possano scalfire la certezza, che noi italiani e i nostri alleati siamo sempre dalla parte del giusto. Il minimo indispensabile da copiare da qualsiasi altra emittente, che sia inglese, americana o tedesca, purché allineata con il sistema occidentale.

Ci impongono un canone ma ci fanno vedere pià pubblicità che sui canali privati. Con tutti i soldi che il popolo italiano paga per il canone RAI ogni anno, la RAI dovrebbe veramente essere pubblica, invece rimane nelle mani della politica e di amministratori che, alla faccia di chi paga il canone pur stentando ad arrivare a fine mese, si premette di assoldare Fabio Fazio per 11,5 milioni di euro, il presentatore  più pagato d'europa, per di più chiaramente schierato a sinistra.

Non solo, in attesa di elezioni, che prima o poi andranno fatte, la RAI ha riabilitato un altro personaggio palesemente schierato a sinistra, Michele Santoro, il giornalista più adatto a perorare pubblicamente le cause della sinistra e soprattutto adatto a gettare gratuitamente fango sulla destra e su Berlusconi. 

Diciamoci la verità: anche voi comunisti irriducibili che siete diventati rossi come il fuoco dopo l'8 settembre ma eravate tutti neri come la notte quando le cose andavano bene; anche voi, volta gabbana ipocriti che continuate a votare più a sinistra possibile perché lo avete sempre fatto, senza vedere quanto vi costa; e voi approfittatori, arrivisti senza scrupoli e senza alcuna percezione del prossimo se non come un ostacolo, voi che per un posto pubblivo promesso o un favore personale, continuate a votare a sinistra; aprite gli occhi.

La verità è che siamo un popolo di pupazzi non pensanti, nelle mani di un Grande Fratello ancora più subdolo di quello descritto da Orwel. Un mare di persone imbrigliate in una finta realtà che ci viene messa davanti agli occhi come nel film Matrix. Un Grande Fratello che attraverso il servizio pubblico RAI, dispensa consenso e impone uno standard funzionale alla casta politica di questo paese. 

Il controllo sociale e il consenso, in Italia viene esercitato e creato non con l'uso della forza ma viene garantito dal lavaggio del cervello collettivo operato dal così detto "servizio pubblico".

Questo è il servizio pubblico RAI che per favorire la politica, non riesce neanche più a farvi vedere le tanto anelate partite di calcio della domenica.
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E' ovvio infine che, tutto questo è semplice frutto della mia fantasia e quanto in realtà accade sia al contrario legale, etico, morale e soprattutto... normale.... se lo dice la RAI....

venerdì 16 giugno 2017

Pronti a svanire

Finalmente dopo tanto tempo passato a studiare cose che non mi interessavano ma che dovevo sapere, ho trovato un libro che mi piace e che non ho letto per puro piacere.

"Pronti a svanire" è un triller che si legge tutto d'un fiato. Una storia articolata ambientata tra Macau e Hong Kong, tra criminalità e tattiche para militari, tra pietre preziose e super dollars.

Una storia di fantasia ma molto reale, che rapisce il lettore. Una vera boccata d'aria fresca.
Un bel libro!

domenica 4 giugno 2017

La barzelletta del terrore islamico, psicosi collettiva e ipocrisia...

Mentre la Juve prendeva quattro "pappine" dal Real Madrid nella finale di Champions, si registravano altri due eventi che ovviamnete passano in secondo piano rispetto alla partita, per diventare interessanti solo dopo che milioni di spettatori hanno soddisfatto la sete di sport.

Uno di questi eventi è grave, ovvero l'ennesimo attentato a Londra con sei morti e 48 feriti, oltre a tre terroristi islamici uccisi.Si tratta dell'ennesimo episodio dove un maledetto (in questo caso tre), ha investito persone e ne ha accoltellate altre, credendo di compiere la volontà di un improbabile dio inteso in maniera distorta.

Non vogliamo entrare nei particolari dell'attacco che non conosciamo se non dalla televisione, sembra comunque ovvio che, se Trump continua a vendere armi alle fazioni sunnite salafite, identificando il nemico con gli stati sciiti, non possiamo nenache sperare di sconfiggere l'ISIS.

Ma questo riguarda la stupidità della politica internazionale e la limitata e povera visione delle cose che caratterizza l'occidente oramai da decenni, anche se il senno lo abbiamo perso con l'avvento della Comunità Europea, con la tendenza di inquadrare la NATO come il sistema di difesa dell'Unione anche se egemonizzato dall'America e con le grasse risate che si fanno i politicanti di Bruxelles su quasiasi argomento debbano affrontare.

Certe volte mi domando ma che c...o avrenno da ridere? Ora un motivo l'ho trovato:
il fatto di Torino di ieri sera, durante l'evento sportivo più importante del mondo, la Finale di Champions.

Ripetiamo che a Londra c'è stato un attentato di matrice islamica, con 6 morti e 48 feriti.

A Torino invece, c'è stato un rumore, sembra la caduta di un'inferiata, secondo altri potrebbe essersi trattato di un petardo. Non c'è stato nessun attentato dell'ISIS e nonostate tutto, ci sono 1400 feriti. 1400, millequattrocento...!! Di cui sembra 7 gravi tra cui un babino... tutte persone che si sono calpestate a vicenda per scappare da niente. Ma poi... per scappare dove? Abbandonando zaini, giacche, addirittura scarpe! correndo all'impazzata... per andare dove?

E poi ci domandiamo perché l'ISIS non ha ancora compito in Italia...In Italia l'ISIS ha già vinto senza combattere... facciamo entrare migliaia di migranti che scappano da guerre inesistenti o nella migliore delle ipotesi da guerre fomentate sempre dal solito amico americano. Li facciamo entrare in Italia sotto la bandiera di diritti umani puntualmente disattesi nei riguardi di molti connazionali, Addirittura andiamo a prenderli, i migranti, quasi a casa loro perché ognno di loro vale 35 Euro al giorno e poi, ad un tratto la paura latente di poter essere vittime di un attentato e i nervi a fior di pelle esplodono in una psicosi collettiva come quella di ieri sera a Torino.

Ricapitoliamo: a Londra in un attentato vero sono morte 6 persone e 48 sono state ferite.... e a londra gli attentatori c'erano da vero e sono stati uccisi dalla polizia.

A Torino per la caduta di una inferiata che ha fatto rumore (oppure un per un petardo scoppiato da qualche idiota) ci sono stati oltre 1400 feriti, di cui 7 gravi.... facce affrante, impaurite, lascime... ma nel peggiore dei casi, chi non è stato calpestato si è ferito con i cocci di qualche bottiglia di birra che non doveva entrare in piazza perché vietata.

Ma "dove vogliamo andare"? Le immagini dei telegiornali sono chiare, chi ha iniziato a scappare nella folla scappava perché già scappava il tizio di fianco. Tutti scappavano ma nessuno sapeva da cosa. E poi, ma dove andavano? Scappavano sì... ma verso dove?

E' altrettanto chiaro l'effetto "branco di pecore", dove la massa si muove per imitazione, per istitnto, per non motivata paura, dove nessuno pensa più al prossimo, sia esso un bambino, un invalido, una donna... un fuggi fuggi generale scatenato dalla paura immotivata per un "buuhh!" capace di inibile ogni forma di intelligenza umana a favore dell'istinto animale che prende il sopravvento.

L'ISIS ha vinto perché è riuscito ad incutere così tanta paura latente che basta un "niente" fatto da "nessuno" per provocare oltre 1400 feriti durante un "partita di pallone", per far cessare qualsiasi iniziativa dettata dalla ragione, qualsiasi senso di appartenenza, amicizia, conoscenza, altruismo nei confronyi del prossimo e scatenare un fuggi fuggi generale, così devastante da fare più danni di un attentato vero e proprio.

Tutto questo è evidente, è un dato di fatto, il resto sono scuse e ipocrisia dilagante.