"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

domenica 23 aprile 2017

Autisti della domenica

Certe volte si parla di riforma del codice della strada con introduzione di regole sempre più stringenti e accorgimenti che siano in grado di prevenire incidenti stradali spesso letali.

Per quante regole si possano inventare e per quanti limiti e mute si impongano a chi guida, è pur vero che si vendono macchine sempre più veloci e la patente la prendono proprio, ma proprio tutti. 

Si tratta di un "asset" socialmente imprescindibile, indipendentemente dal conoscere le regole che regolano il traffico e le regole per un civile utilizzo della strada, dove per strada si intende il luogo ove si incontra chiunque intenda muoversi da un luogo all'altro.

Avere mai provato a spostarvi da un luogo qualsiasi a un altro luogo qualsiasi di domenica?
Credetemi... l'ubriaco alla guida, per quanto rimanga il più pericoloso e letale tra gli incontri che potete fare per strada, non è che uno dei pericoli che inconsciamente vi passano davanti, di lato o vi vengono contro.

Sempre di più, sono gli autisti alla guida muniti di smart phone. Questi, tra cui risalta il numero crescente di donne, non possono perdere neanche un attimo delle loro vita "virtual social" distaccandosi dalla vita "real social" della strada.

La domenica si mettono alla guida proprio tutti e non solo la domenica, ci sono giorni a rischio come il lunedì di Pasqua, il primo di maggio, il 25 aprile e tutte le feste comandate. Il rischio aumenta quando, come quest'anno, ci sono i così detti "ponti" in concomitanza di tutte le festività.

In questi giorni le strade sono invase di "camperisti incuranti" che dal momento in cui si siedono alla guida del loro camper, entrano in modalità "turista rilassato". Per loro la vacanza inizia quando si siedono al posto di guida e diventano incuranti della coda chilometrica che si crea dietro di loro. 

Ancora peggio è il "gruppo di camperisti" che mentre guidano creano la loro "zona franca", uno spazio di un centinaio di metri tra un camper e l'altro, spazio che invita le decine di veicoli che procedono dietro di loro a 20 chilometri l'ora a superare, senza certezza di farcela, ma con tanta voglia di togliersi di torno la fila di camperisti e arrivare finalemtne a destinazione.

Ci sono poi i ciclisti che credono di essere nel bel mezzo del "giro d'Italia". Loro occupano sistematicamente tutta la corsia, sia che siano due, sia che siano 100. Alcuni cercando la scia di quelli davanti e altri chiacchierando tra loro, come se la strada fosse chiusa per la loro personalizzima gara, incuranti delle macchine che, ovviamente, transitano inarrestabili.

A proposito di due ruote, la domenica la strada si popola di motociclisti in "modalità GP". Gruppi di scalmanati che dopo aver visto Valentino in TV, si lanciano a velocità folli su tutte le strade. Cercano la curva perfetta con il ginocchio a terra, poi puntualmente tagliano la striscia bianca facendo "il pelo" alle macchine che arrivano in senso contrario. In quel preciso momento il motociclista della domenica prende coscienza di non essere Valentino, poi il rombo del motore lo convince di poter fare meglio alla prossima curva e via di nuovo come un forsennato, per la gioia di tutti gli altri utenti della strada.

La domenica il vero classico per strada è l'autista della fuori serie. Tutti quelli che in settimana vanno a lavorare con l'autobus e che finalmente la domenica tirano fuori la Porche o il Maserati dal garage, per fargli fare quella gita fuori porta che ne giustifica l'acquisto. Ebbene questo tipo di autisti come i camperisti di prima, sono quelli che incuranti di ciò che avviene alle loro spalle, hanno un solo obbiettivo: andare a fare il loro giro, con calma, per poi riportare la fuori serie in garage sana e salva, il tutto con il cellulare a portata di mano.

Domenica a parte, il vero pericolo va fiutato nell' "uomo alla guida con cappello in testa", un vero classico! Pericoloso per antonomasia e soprattutto capace di manovre imprevedibili.

Tra i nuovi pericoli dell'ambiente sociale "strada", ci sono decine di migranti neri, che di notte camminano a bordo strada per andare chi sa dove. Alloggiati in centri di accoglienza in luoghi improponibili, in aperta campagna, te li trovi che camminano a bordo strada perché per loro camminare è normale. Meno normale è per gli autisti delle nostre parti, trovarseli ad un passo dal paraurti mentre guidano di notte o dietro ad una curva.

C'è poi la donna alla guida del SUV che, sin dai primi momenti si domanda il motivo per cui ci sono due specchietti esterni, a destra e a sinistra del veicolo. Lo specchietto interno serve ovviamente per ritoccarsi il trucco!

Ebbene la donna alla guida del SUV va a prendere i figli a scuola e pretende di parcheggiare sistematicamente davanti alla porta della scuola, sempre e comunque in divieto di sosta, incurante del traffico e ovviamente con lo smart phone in mano. Però si mette la cintura di sicurezza.

Abbiamo in fine, un tipo di una certa età con un Ape 50cc, che sistematicamente ogni santo giorno, feste incluse, alle 7 e mezza di mattina si mette in marcia sulla statale a due corsie. Velocità massima 30 all'ora, testa girata costantemente verso destra per guardare gli orti dei vicini, carico di attrezzi da lavoro nel cassone e incurante di tutti quelli lo seguono o che lo incrociano mentre lui guarda tutto, tranne la strada.

Come è facile intuire dopo questa carrellata, incontrare un pericolo per strada non è più una remota possibilità ma quasi una certezza. E non solo di domenica.


Il vero problema non sono le regole del codice della strada, o le multe più salate, o più controlli... il problema è l'educazione degli utenti della strada ovvero



dei membri della più grande e variegata "community" dei tempi moderni...

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