"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

lunedì 30 maggio 2016

Lacrime senza scuse e armi per la pace ...... ????????????

Ancora una volta stento a comprendere il nuovo linguaggio della politica internazionale e i comportamenti del Premio Noberl per la Pace Barak Obama...
...O meglio capisco la manovra politica del presidente americano ma non capisco l'enfasi e la rilevanza data dai nostri mass media a tali comportamenti di facciata e a tali prese in giro internazionali.

Sorprendentemente nessun programma in prima serata ha affrontato la visita di Obama in estremo oriente sotto un punto di vista diverso da quello del gossip o della visita pacifista in genere. 

Il 22 maggio 2016, il presidente americano, dopo aver ritenuto guarite in patria le ferite rimediate con la guerra del Vietnam, si è recato in visita proprio in Vietnam, luogo strategico per mettere il becco negli affari della Cina (come in passato era strategico per "mettere i bastoni fra le ruote" all'Unione Sovietica).

Fin qui nulla di strano, se non che Obama ha voluto sancire la pace definitiva con il Vietnam siglando accordi, tra l'altro, per la vendita e la fornitura di armi...

Pace con le armi? Armi per la pace? 

Armi, ancora armi che arriveranno in estremo oriente ad opera di un presidente democratico. Ricordiamo solo che la famigerata guerra del Vietnam fu iniziata e condotta per anni proprio da altri due presidneti democratici, Kennedy e Johnson (anche se nessuno dei due fu mai insignito del Nobel per la Pace) e terminata da Nixon, un presidente repubblicano succeduto appunto a Johnson. 

Successivamente, il 25 maggio 2016, Obama è andato in Giappone per una visita definita storica da tutti i media. Si è recato sui luoghi devastati dalle bombe atomiche americane della Seconda Guerra Mondiale, per rendere omaggio alle vittime di quei disastri.

Di sicuro un gesto degno del Premio Nobel per la Pace e doveroso nei confronti di 140.000 vittime, la metà in pochi secondi e il resto in anni di devastanti conseguenze.

La stranezza è che neanche in questa occasione Obama ha porto le scuse degli USA per quella disgraziata decisione di sganciare le bombe atomiche. Lacrime senza scuse, un gesto di pacificazione realizzato a metà. 

Saranno pure gesti che nel gergo diplomatico assumono significati e gesti che assumono significati anche in sede di campagna elettorale interna..... difficile da dire....

Di sicuro non sono gesti che contribuiscono a rendere popolare il presidente americano agli occhi di chi si dedica ad un minimo ragionamento sui fatti storici che ancora pesano sull'america. Gesti simbolici tramite i quali Obama cerca di dare una nuova faccia alla politica americana, ma gesti reaizzati a metà porgendo una lacrima senza scuse al Giappone e una pace sancita con la vendita di armi al Vietnam....

Speriamo che almeno in testa sua, Obama non si autoconvinca di aver fatto veramente un gesto di pace o di aver dato un esempio di pace al resto del mondo, altrimenti oltre a prendere in giro tutti noi, prenderebbe in giro anche se stesso.

venerdì 27 maggio 2016

Dovevo morire da "vedova nera"

Un libro su un aspetto del terrorismo islamico che ultimamente sembra ritrovare un certo interesse.

Il libro tratta di un episodio, probabilmente il primo, in cui le "vedove nere" cecene hanno richiamato l'attenzione della cronaca mondiale e dei governi. Si tratta del sequestro del teatro Dobrovka di Mosca nel 2002, risolto dopo giorni di sequestro, con oltre 100 civili e quasi 40 sequestratori e sequestratrici morti.

Questo testo ripercorre quell'evento attravarso la narrazione della vita di una famiglia cecena, affrontando tradizioni arcaiche di quel popolo, situazioni e motivazioni da ricercare in una radicalizzazione religiosa importata da paesi islamici e prodiga di promesse discutibili.

Tutti questi fattori, inducono giovani generazioni ad estraniarsi dalla vita sociale, dalla scuola e dal lavoro, convincendoli ad intraprendere una guerriglia per l'indipendenza della Cecenia che alla fine è funzionale solo al terrorismo e al radicalismo islamico. Una situazione che pregiudica la vita precaria di molti giovani ceceni, principalmente uomini ma ora anche donne, fino a convicerli a sacrificare la loro vita per un poco chiaro ideale di indipendenza; ideale inquinato da un radicalismo islamico spietato e feroce, che nella migliore delle ipotesi porterebbe il popolo ceceno ad ulteriori sofferenze.


lunedì 23 maggio 2016

La sposa degli dei

Una breve lettura su tradizioni tribali africane, riti vodù, credenze in spiriti buoni e cattivi che aiutano le persone, se invocati in base a rituali precisi ma che non perdonano chi è ritenuto meritevole di essere punito, spesso anche con la morte.


domenica 22 maggio 2016

Isola di Vulcano e la scalata al cratere!

 Il magnifico spettacolo del cratere dell'Isola di Vulcano 


e alcuni scorci del paesaggio che dsi gode dalla vetta


Una meraviglie delle Isole Eolie e della Sicilia.
Una ripida ascesa di circa un chilometro e mezzo che vale la pena fare per lo spettacolo che offre una volta arrivati in vetta

venerdì 20 maggio 2016

JIHAD - Guerra all'occidente.

Un bel libro.
Un'ampia ricerca sul fenomeno che genericamente chiamiamo ''terrorismo islamico'' che presenta tante sfaccettature, tanti pensieri diversi e un'infinità di varianti da rendere difficilmente individuabile il torto e la ragione, il buono e il cattivo.
Leggendo questo libro si ha la percezione di un mondo sconosciuto ai più, del quale ogni paese, islamico e non, appoggia una fazione e ne osteggia un'altra in base alla convenienza del momento.

La guerra non è solo nei confronti dell'occidente.

L'unica cosa sicura (e non lo dice l'autore del libro) è che per ora... a guadagnare sulla pelle di jihadisti, arabi moderati, cristiani di varie confessioni e poveri disgraziati in genere... sono solo i mercanti di armi.

Facendo una considerazione più generale va anche detto che ogni volta che devo prendere un aereo, mi rendo conto che il ''califfo'' una battaglia l'ha già vinta ed è quella di essere riuscito ad infondere una paura ''terrificante'' in tutto il mondo, paura che si palesa ad ogni monetina dimenticata nei pantaloni e che fa suonare il metal detector o ad ogni computer, hard disk, telefono che passa sotto lo scanner tre o quattro volte, fino alla necessità di dover ispezionare il bagaglio che lo contiene.