"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

lunedì 26 dicembre 2016

Special Forces

Special Forces è scritto con enfasi e spirito patriotico da parte dell'autore.
Sicuramente ha necessitato di una lunga ricerca e documentazione che traspare dai dettagli che descrivono queste truppe americane di elite.
Bel libro per chi è appassionato di preparazione militare, tattiche e tutto quanto riguarda l'addestramento e l'impiego delle truppe più forti e più temute del mondo.

Tra le righe si legge però quell'aspetto inquitante della politica americana, ossia l'interferenza sistematica nella politica di paesi non allineati.
Anche se l'autore descrive il grosso lavoro di training e addestraemento in paesi stranieri (in pratica in tutto il mondo), come un servizio su richiesta del paese ospitante, fa menzione anche della teoria del sistema "stay behind", architettato durante la guerra fredda per arginare una eventuale invasione dell'europa post II Guerra Mondiale, da parte della Russia.

In quel caso nessuno aveva invitato i cugini americani ad addestrare, armare e organizzare un sistema di guerriglia in Italia; o almeno nessuno li aveva invitati ufficialemente, ma oggi sappiamo che tutto questo è accaduto in gran segreto. 

La guerra fredda è ufficialmente finita con il crollo del muro di Berlino, ma di fatto molto poco è cambiato. Nella pratica, quello che veniva fatto durante la guerra fredda, oggi viene fatto su scala molto più ampia e in molti casi in modo esplicito e non più segreto.

In conclusione oltre all'aspetto celebrativo relativo alla selezione durissima, alla preparazione ineguagliabile, ai milioni di equipaggiamenti e tecnologie all'avangardia i uso alle Special forces americane, rimane il dubbio, per chi non è americano, su quale sia l'utilità e lo scopo finale del loro impiego.

Ad oggi sembra che le forze speciali americane siano impiegate in oltre 100 paesi "sovrani" e in alcuni di essi vi risiedono in pianta stabile, fungendo da deterrente per eventuali maleintenzionati, da occhi ed orecchi per il "Big Brother" americano, sempre pronto a "mettersi al servizio" di governi strategicamente rilevanti e/o allineati alla politica di influenza americana.

Un investimento importante, e costante, che evidentemente da i suoi frutti.

sabato 24 dicembre 2016

Buon Natale con una poesia speciale

UN ABETE SPECIALE


Quest’anno mi voglio fare
un albero di Natale
di tipo speciale,
ma bello veramente.
Non lo farò in tinello, 
lo farò nella mente,
con centomila rami,
e un miliardo di lampadine
e tutti i doni
che non stanno nelle vetrine.

Un raggio di sole
per passero che trema,
un ciuffo di viole
per il prato gelato,
un aumento di pensione
per il vecchio pensionato.

E poi giochi,
giocattoli, balocchi
quanti ne puoi contare
a spalancare gli occhi:
un milione, cento milioni
di bellissimi doni
per quei bambini
che non ebbero mai
un regalo di Natale,
e per loro un giorno
all’altro è uguale,
e non è mai festa.

Perché se un bimbo
resta senza niente,
anche un solo, piccolo,
che piangere non si sente
Natale è tutto sbagliato.
Poesia di
 G. Rodari

venerdì 9 dicembre 2016

Fattacci

Quattro delitti italiani. Quattro fattacci di sangue avvenuti tra gli anni '60 e gli anni '80.

Tutte storie raccontate con dovizia di particolari riguardo ai diversi contesti di degrado e di perversione nei quali sono maturati.


Dopo il primo dei quattro racconti ho sperimentato un certa riluttanza a proseguire la lettura... non saprei dire perche'


sabato 3 dicembre 2016

Venezia !!!

Non era la prima volta che andavo a Venezia ma questa visita è stata assolutamente grandiosa grazie a luoghi che non avevo mai visto prima, tra i quali l'interno del Palazzo Ducale e la Basilica dei Frari.

Venezia rimane ancora uno dei luoghi più belli del mondo !





sabato 19 novembre 2016

Nettuno - Rome Sicily American Cemetery and Memorial

Cimitero e Memorial Americano di Nettuno
Bel monumento e un bellissimo parco in memoria dei caduti dello sbarco alleato in sicilia e sulla costa di Anzio.





domenica 6 novembre 2016

Terremoto...

Vi sono momenti in cui, anche all'occhio lucido della Ragione, il mondo della nostra triste umanità può assumere le apparenze di un inferno.
Edgar Alan Poe.






È comunque necessario trovare il coraggio e la determinazione per andare avanti....

lunedì 24 ottobre 2016

Fight Club


Prima regola del Fight Club: Non parlare mai del Fight Club.


Il primo capolavoro di Chuck Palahniuk. 
Fight Club, una storia allucinante, un personaggio mitico, Tyler Durden, fautore di un mondo.... diverso.... un mondo che riparte da zero.




"It's only after we have lost everything
thet we are free to do anything".
Tyler Durden



giovedì 20 ottobre 2016

Ninna Nanna

Ninna Nanna, una storia incredibile e visionaria.

Immagianate come sarebbe il mondo se una sequenza di parole bastasse per togliere la vita al prossimo...

Immagiante se una bella ninna nanna bastasse a mettere qualcuno a dormire per sempre...

Il canto della dolce morte veniva letto nelle tribù, ai bambini deboli durante i periodi di carestia, quando la popolazione era troppo numerosa e la sopravvivenza era messa a rischio dalla scarsità di risorse; veniva cantato ai vecchi e agli ammalati sofferenti in punto di morte...


venerdì 14 ottobre 2016

Premio Nobel...

Non capisco perché l'assegnazione del premio Nobel per la letteratura a Bob Dylan susciti tanto scalpore (sempre che Dylan lo accetti). 
E' probabile che Bob Dylan abbia scritto poesie messe poi in musica, dai significati molto più profondi di tanti esimi scrittori e letterati di professione....
e poi Bob Dylan premio Nobel per la letteratura non dovrebbere sorprendere così tanto, visto che pochi anni fa a Barak Obama è stato conferito addirittura il Premio Nobel per la pace....






“La giustizia può essere trovata solo nell'immaginazione.” 
ALFRED BERNHARD NOBEL

sabato 8 ottobre 2016

A testa alta

Un libro che racconta l'omicidio di Don Giuseppe Puglisi, avvenuto a Palermo nel 1993.

Don Puglisi, un prete che aveva capito il modo per combattere la mafia, aiutando i ragazzini di quartiere privi di punti di riferimento e destinati ad una infanzia di stenti e ad un futuro da criminali. Aiutarli a trovare una speranza, a capire che il mondo si estende oltre il quartiere di Brancaccio.

Attraverso il racconto dell'omicidio di Padre Puglisi, gli eventi e le dinamiche che hanno portato alla condanna del Prete da parte della mafia, l'autrice mostra anche uno spaccato della storia politica d'Italia dei primi anni '90.

Accordi tra mafiosi e politici, la gestione clientelare delle amministrazioni pubbliche, tutto a discapito del popolo, costantemente tenuto sotto controllo dalla paura e con la certezza di non poter essere sentito, visto e aiutato dalle istituzioni.


Un libro che andrebbe proposto ai ragazzi a scuola.

-°-

"Chi controlla gli altri può essere potente 
ma chi controlla se stesso è ancora più potente".
(Lao Tzu, filosofo cinese)

domenica 2 ottobre 2016

Votare, votare... votare... o no?


C'è chi suo malgrado si ritrova a votare per uno tra due che arrivano allo scontro finale grazie a campagne elettorali da miliardi di dollari, pagate da lobbies che in un modo o nell'altro, prima o poi, presenteranno il conto. 


Questi sfortunati elettori sono gli americani.....

Ci sono altri che pur andando a votare hanno come l'impressione che i giochi siano già fatti, o come dire... tutti azzeccano il pronostico ancora prima del conteggio dei voti....


Questi elettori disillusi sono i russi....



C'è anche chi non vota affatto e suo malgrado si fa andare bene "quello che passa il convento"....




Questi sono i cittadini (non elettori) koreani del nord...


Altri erano comandati da uno che non avevano votato ma che li guidava nella loro ignoranza... Per avere il diritto di voto adesso non votavano lo stesso e in più si sparano... 



Questi sono i libici ...


Poi c'è chi si ritrova qualcuno a comandare senza nemmeno averlo votato.... e deve anche farselo andare bene....




Questi sfigati senza più diritto di voto sono gli italiani.


o no... ?

martedì 27 settembre 2016

La moglie dell'ufficiale nazista

La storia autobiografica di una signora che ha attraversato la seconda guerra mondiale all'interno del meccanismo sociale del III Reich.


Nascosta sotto falsa identità, con alcuni accorgimenti e sotterfugi, la protagonista ebrea è riuscita a mimetizzarsi nel mondo nazista "ariano", dagli albori della guerra fino alla conclusione; 
offrendo a noi un racconto unico, vissuto dall'interno del tessuto sociale della Germania nazista, sempre con la paura di non rivedere i propri cari, deportati in campi di concentramento o riusciti in tempo a fuggire all'estero.

Lo rileggo....


Max

mercoledì 7 settembre 2016

The D-Day



Omaha Beach, Pointe du Hoc and the D-Day Memorial.
Alcuni dei luoghi della memoria dello sbarco in Normandiadel del 1944.


D-Day
Monumento di Omaha Beach


Pointe du Hoc
Monumeto allo sbarco del II° Battaglione Rangers USA




La costa della Normandia



U.S. D-Day Memorial

martedì 6 settembre 2016

Mont Saint Michel

Uno dei luoghi più belli del mondo !!!
Um luogo magico che merita una agina tutta sua anziché un post che passa e sparisce con il tempo.



mercoledì 31 agosto 2016

Un Giorno, in Settembre

E' un libro documentario della strage delle Olipiadi di Monaco del 1972, che ripercorre l'evento dalla sua ideazione alle estreme conseguenze che hanno avuto ripercussioni nei 20 anni successivi e oltre.

Paradossalmente la tragicità dell'evento, per la prima volta ha messo in luce la questione palestinese davanti al grande pubblico mondiale, in un momento storico dove attentati e dirottamenti aerei ad opera di attivisti palestinesi erano frequenti ma venivano messi in secondo piano mai media.

Il rapimento di Israeliani ad opera di palestinesi, in Germania, davanti alle telecamere di tutto il mondo, in occasione delle olimpiadi, ha necessariamente acceso l'intersse mondiale.

E' una lettura interessante per capire come gruppi estreminsti quali Settembre Nero riuscissero ad organizzare i propri attentati; i loro appoggi politici, i finanziamneti, la logstisìca.

E' altrettanto interessante capire quanti errori vengono commessi dai governi e dalle forze di sicurezza nel tentare di prevenire e all'evenienza reprimere simili azioni terroristiche.

Non a caso, solo dopo i fatti di Monaco del 1972, il governo tedesco creo la sua prima unità anti terrorismo appositamente addestrata, il GSG-9.

lunedì 25 luglio 2016

Il Profeta - Kahlil Gibran

"Almustafa, 

l'eletto e il beneamato, 

alba del suo giorno, 

aveva aspettato dodici anni 

nella città di Orphalese che 

la sua nave tornasse".




Un racconto che attraversa il rapporto dell'uomo con Dio, con il mondo e con se stesso.
(Questa edizione è in italiano e in inglese)

giovedì 14 luglio 2016

Bruciata viva

La testimonianza di una donna nata nei territori arabi della Cisgiordania, vittima di tradizioni e regole arcaiche che non consentono alle donne di avere una vita "normale".

Un racconto agghiacciante sul modo di vivere delle donne. Una vita priva di diritti, fatta di lavoro, silenzio e sempre in bilico tra la vita e la morte.

Un racconto di crudeltà e regole sociali che consentono il così detto "delitto d'onore".

Delitto d'onore che non dovrebbe essere mai ammesso ma che viene sempre giustificato e lasciato impunito. Un delitto che gli uomini non esitano a commettere nei confronti delle donne, basandosi su voci, pettegolezzi o semplicemente in preda alla rabbia.

Una testimonianza al limite dell'incredibile.

domenica 10 luglio 2016

Visita a Mantova



Mantova, piccola e bellissima città dei Gonzaga. Uno dei centri del rinascimento italiano. 
Eletta capitale della cultura italiana 2016.

Bella città riccadi chiese, parchi e monumenti. Splendida destinazione per un fine settimana all'insegna della cultura e della tranquillità.




giovedì 7 luglio 2016

FOIBE

Solitamente la Seconda Guerra Mondiale si studia più nei dettagli rispetto alla Grande Guerra.
Ci sono comunque episodi, periodi e vicende che rimangono misteriosi e taciuti. Uno di questi episodi è il grande mistero che avvolge le stragi delle foibe.
Tra il '43 e il '45, dopo l'ascesa delle organizzazioni partigiane della Jugoslavia e della Venezia Giulia, prima e soprattutto dopo l'avvento di Tito al potere nei Balcani, con il relativo disinteresse alleato, si è consumata una strage di italiani, alcuni di loro additati come fascisti, altri come anti comunisti, altri solo per vendette private e altri ancora proprio perché italiani.

In un momento storico, dopo la sconfitta dei tedeschi nazisti, dove i confini tra i blocchi occidentale e sovietico erano in piena fase di definizione, con un equilibrio politico internazionale da definire, gli italiani della Venezia Giulia e dell'Istria, uccisi dopo processi sommari o senza alcun processo e poi gettati nelle foibe, non sono mai veramente interessati a nessuna delle parti in causa.

I morti delle foibe sono interessati nei limiti del possibile alla Repubblica Sociale, nel tentativo di inscenare una propaganda anti jugoslava e anti comunista. Non sono invece interessati agli alleati, più orientati al futuro scenario internazionae e alla spartizione della Germania. 
Non sono interessati alla Jugoslavia neanche dopo la guerra e nonostante la politica espansionistica di Tito verso Trieste, sia stata la vera causa di quei morti.
Ciò che è peggio è che i morti delle foibe non sono interessati neanche alla politica italiana. 

Sarebbe sconveniente soprattutto per alcune fazioni politiche, riconoscere che dopo l'armistizio, per la leadership comunista, Togliatti in testa, era più importante affermare l'internazionalità del partito comunista e la sua influenza verso ovest in base alla strategia dell'Unione Sovietica (volta a riunire tutti i partiti e movimenti comunisti europei, in un unico grande coordinamento internazionale), anziché fare gli interessi degli italiani che vivevano nell'Istria e nella Venezia Giulia, massacrati e fatti sparire, forse per sempre, nelle foibe.

Questo libro presenta un quadro completo degli avvenimenti delle foibe, della situazione bellica e politica dell'Italia e dell'Europa negli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale e del primo dopoguerra.

martedì 28 giugno 2016

La Guerra dei nostri Nonni

La guerra dei nostri nonni è in effetti la guerra che si studia meno a scuola e di cui non si conoscono affatto i protagonisti.

Questo libro ci racconta i fatti della Grande Guerra attraverso le testimonianze dei protagonisti veri.
Non quelle dei generali, emeriti incompetenti messi li per discendenza o raccomandazione, ma dal punto di vista dei soldati.

I soldati che andavano all'assalto in salita per ordine dei loro generali, mentre ogni altra via era bloccata dai carabinieri, loro sono gli eroi della Grande Guerra.

Chi sa perché a qualche incompetente come Cadorna continuano ad intitolare vie e piazze, quando è stato responsabile di migliaia di morti tra i militari lanciati allo sbaraglio contro il nemico e decine e decine di soldati fucilati per dare l'esempio...? Chi sa poi quale esempio?

Questo è un bel libro, si legge "tutto di un fiato" e ci aiuta a dare un valore a quello che abbiamo, alla nostra Patria, al frutto nato dal sangue dei nostri nonni e bisnonni.

Ci aiuta inoltre a capire quali esperienze belliche ed ingiustizie post-belliche, abbiano contribuito a creare i personaggi più sanguinari della Seconda Guerra Mondiale e le masse che li hanno assecondati e seguiti. 

mercoledì 15 giugno 2016

La NATO nuovamente "fuori tema"...

Certo si rimane allibiti!

Con tutti i problemi che ci sono nel mondo e con tutti i morti e distruzione che sta provocando il così detto califfo dell'ISIS, sia in Medio Oriente che in Africa, cosa fa la NATO? 
Ancora una volta, rivolge il prioprio occhio minaccioso al nemico di sempre, la Russia.

E' di questi giorni la propostadei vertici della NATO di spostare ingenti truppe nei paesi baltici per frenare chi sa quali vellelità russe.

Cosa ci si poteva aspettare? 
Niente di meglio ovviamnete, tranne la solita e sempre piùsubdola campagna mediatica di innalzamento della tensione e della paura nell'opinione pubblica occidentale.

Certi media* hanno ventilato la possibilità di una invasione russa dei paesi baltici! Ma stiamo scherzando?

Vediamo invece in che tipo di contraddizioni sta nuovamente cadendo la NATO:

La Turchia è un membro della NATO che ha un forte impegno nei bombardamenti del Medio Oriente. Peccato che la Turchia bombardi le truppe Kurde e non le postazioni dell'ISIS, Inoltre la Turchia, paese NATO !! E' anche uno dei paesi che più di tutti appoggia, se pur informalmente e finanzia, anche tramite l'acquisto del petrolio, proprio il movimento del califfo, l'ISIS. 
Si tratta di una tradizione religiosa sunnita radicale che contrappone l'Arabia Saudita dall'altrettanto potente tradizione sciita iraniana. Tradizione sunnita che in Turchia, dopo un processo intenso di democratizzazione degli ultimi decenni, sta tornando in auge con l'attuale leadership politica.

Ultimamente tra Turchia e Russia non corre buon sangue, proprio a causa dei bombardamenti di Turchia e Russia in territorio siriano. I bombardamenti avrebbero teoricamente il comune intento di fermare l'avanzata del califfo, nei fatti e nella pratica la Russia bombarda l'ISIS e i movimenti anti Assad, mentre la Turchia, bombarda qualche obbiettivo ISIS di comodo ma bombarda pesantemente le truppe Kurde che combattono l'ISIS dal suolo.

Ma torniemo in Europa. La questione Ukraina è ovviamente ancora aperta ed è uno smacco che i permalosi leader della NATO dei paesi nordici non riescono a dimenticare. 
L'Ukraina faveva parte dei progetti di espansione della NATO oramai da anni, in modo che l'America potesse finalmente installare gli agognati missili al confine tra est e ovest.
L'ingresso nella NATO da parte dell'Ukraina era stato nascosto, mascherato, con l'ingresso dell'Ukraina stessa nella Comunita Europea.
Peccato che in quella occazione la Russia, in base al diritto internazionale riconosciuto, abbia preso a cuore la propria popolazione abitante della Crimea e abbia preso provvedienti.... militari in territorio ukraino, proprio per scongiurare non l'ingresso in Europa, ma l'adesione alla NATO e la creazione della piattaforma missilistica, ovviamnete puntata verso la Russia.

In fin dei conti chi vorrebbe vivere perennemente con i missili della NATO puntati nel proprio giardino di casa? Nessuno, tantomeno la Russia che, a parte i propri interessi in giro per il mondo come fanno tutti, compresi i commercianti di petrolio e terrorismo del Medio Oriente e gli ipocriti mercanti di armi e democrazia di America e Europa, non ha mai aggredito nessuno. 
Al contrario, a tutti noi la Russia vende il gas che ci tiene al caldo di inverno e che alimenta le nostre gran parte delle nostre industrie. 

Ancora una volta, perché la Russia dovrebbe invadere l'Europa? Solo la NATO lo sa ma non lo dice. Intanto la NATO manda soldati nel baltico per mostrare i muscoli.

E' chiaro che i distratti analisti della NATO guardano più all'antico bilanciamento di forze tra est ed ovest, pittosto anacronistico ma l'unico che fa vievre la NATO di vita propria, anziché preoccuparsi della questione mediorientale che tanto non mette d'accordo nemmeno i membri della stessa NATO.

L'ipocrisia della campagna mediatica, propedeutica a guerre che costano migliaia di vittime e miliardi di euro, si palesa nel fatto che la guerra è una cosa necessaria alla sopravvivenza di una "macchina da guerra" come la NATO. Sena guerra non servono né armi, né guerrieri...
La guerra però non deve essere necessariamente una guerra funzionale alla sicurezza mondiale, ma una guerra che vada bene a tutti i membri della NATO. Per questo l'ISIS non va bene, perché non va bene a tutti membri. La Russia invece si, per ragioni diverse, mette tutti d'accordo.

Perché da parte della NATO è meglio rivolgersi alla Russia?
Perché mette tutti d'accordo: mette d'accordo l'America in qualità di nemico di sempre e con ingerenze notevoli nel sud est asiatico, in Asia, Europa e Medio oriente. 
Mette d'accordo l'Europa che ha mire espnsionistiche sempre più ad est per far quadrare i conti.
Mette d'accordo la Turchia che ha interessi mediorientali contrapposti a quelli russi.
E mette d'accordo i vulnerabili paesi nordici che, memori del socialismo sovietico, preferiscono di grand lunga il capitalismo sfrenato, i sorrisi vuoti, l'arrivismo e i grandi discorsi della Comunità Europea che non portano a niente . 

Il califfo e l'ISIS saranno un problema che prima o poi dovremmo affrontare singolarmente, quando ilproblema del terrorismo inizierà ad interessarci da vicino e, per concludere:

Ad oggi nel Mediterraneo ci sono più navi e aerei della NATO (dei vari paesi) che pesci, possibile che le zone SAR (search and rescue) di oltre mezzo Mediterraneo dipendano esclusivamente da mezzi italiani della Marina, della Capitaneira di Porto e delle Forze dell'Ordine? Possibile che la NATO non abbia mai sentito parlare di crisi umanitaria e di miglia di profughi che affogano in mare?


* - articoli correlatiExpressYahoo notizie, articoli solo a titolodi esempio ma ne è pieno il web.

domenica 12 giugno 2016

Oltre la danza macabra

Ho letto questo bel libro che è una raccolta di testimonianze delle lotte portate avanti in prima persona dall'autrice e dalle così dette "donne in nero", un movimento pacifista femminile.

Un movimento di donne di ogni nazionalità e etnia che ha come scopo utopico quello di far cessare le guerre e dare a tutti i popoli la possibilità di vivere in pace e nel dialogo.

L'autrice pur non nascondendo affatto la sua appartenenza politica ad una sinistra oramai fuori moda, ha lottato e lotta per i diritti delle donne e per la fine delle guerre.

Ha dedicato molto del suo impegno alla questione palestinese come si legge chiaramente nelle testimonianze del libro, rappresentando il problema dell'oppressione della Palestina anche al Parlamento Europeo, non dimenticando comunque la questione bakcanica e il Sud America.

Luisa Morgantini è stata anche candidata al premio Nobel per la Pace, una delle 1000 donne al mondo ad ottenere tale candidatura anche se, come sappiamo, il Nobel per la Pace ha un signficato molto relativo da quando, nel 2009 è stato attribuito addirittura al presidente Obama. 

sabato 4 giugno 2016

Quote of the day - Frase del giorno


Quello che accade,
non accade tanto perché una minoranza vuole che accada,

quanto pittosto perché la maggioranza dei cittadini ha rinunciato alla propria responsabilità
e ha lasciato che le cose accadessero.

A. Gramsci

E' sulla base di questo concetto che lasciamo governare il nostro paese a persone mai elette dal popolo, sulla base di questo concetto che assistiamo a politiche internazionali basate sulle guerre e sempre in base al medesimo concetto di responsabilità che assistiamo a migrazioni di popoli in fuga da guerre, fame e miseria.

La responsabilità non è mai nelle mani di uno o di pochi bensì va condivisa, se pur in percentuali diverse, fra tutti. 

Fra i pochi che agiscono e la maggiorparte che lascia che le cose accadano.

venerdì 3 giugno 2016

Un saluto al campionissimo Muhammad Ali

Il 3 Giungo 2016 se n'è andato Muhammad Alì, indiscusso campione dei pesi massimi di tutti i tempi.

Un ricordo e un saluto è più che mai dovuto a chi più di tutti, contro ogni interesse personale, senza paura e senza mezze parole, si è sempre schierato... "dalla parte del torto".


"Dentro il ring o fuori non c'è niente di male nell'andare al tappeto, la cosa sbagliata è restarci..."        Muhammad Alì

giovedì 2 giugno 2016

Mitra e kippà

Un breve viaggio dentro il conflitto israelo-palestinese (fino al 2006), attraverso luoghi e personaggi conosciuti e incontrati dall'autore.

Breve viaggio ma sufficnetmente lungo da mostrare le infinite sfaccettature, ragioni di parti contrapposte e di fazioni all'interno della stessa parte.

Una situazione complessa che anche ai giorni nostri, nonostante personaggi storici come Arafat, Rabin e Sharon siano oranai usciti di scena e, nonostante le infinite mediazioni internazionali, stenta a trovare un equilibrio, una forma di convivenza pacifica tra popoli, religioni, tradizioni, lingue e l'infinità di differenze che il "destino" a vluto mettere così vicine e a così stretto confronto in quella striscia di terra che dal Mediterraneo arriva al fiume Giordano.

lunedì 30 maggio 2016

Lacrime senza scuse e armi per la pace ...... ????????????

Ancora una volta stento a comprendere il nuovo linguaggio della politica internazionale e i comportamenti del Premio Noberl per la Pace Barak Obama...
...O meglio capisco la manovra politica del presidente americano ma non capisco l'enfasi e la rilevanza data dai nostri mass media a tali comportamenti di facciata e a tali prese in giro internazionali.

Sorprendentemente nessun programma in prima serata ha affrontato la visita di Obama in estremo oriente sotto un punto di vista diverso da quello del gossip o della visita pacifista in genere. 

Il 22 maggio 2016, il presidente americano, dopo aver ritenuto guarite in patria le ferite rimediate con la guerra del Vietnam, si è recato in visita proprio in Vietnam, luogo strategico per mettere il becco negli affari della Cina (come in passato era strategico per "mettere i bastoni fra le ruote" all'Unione Sovietica).

Fin qui nulla di strano, se non che Obama ha voluto sancire la pace definitiva con il Vietnam siglando accordi, tra l'altro, per la vendita e la fornitura di armi...

Pace con le armi? Armi per la pace? 

Armi, ancora armi che arriveranno in estremo oriente ad opera di un presidente democratico. Ricordiamo solo che la famigerata guerra del Vietnam fu iniziata e condotta per anni proprio da altri due presidneti democratici, Kennedy e Johnson (anche se nessuno dei due fu mai insignito del Nobel per la Pace) e terminata da Nixon, un presidente repubblicano succeduto appunto a Johnson. 

Successivamente, il 25 maggio 2016, Obama è andato in Giappone per una visita definita storica da tutti i media. Si è recato sui luoghi devastati dalle bombe atomiche americane della Seconda Guerra Mondiale, per rendere omaggio alle vittime di quei disastri.

Di sicuro un gesto degno del Premio Nobel per la Pace e doveroso nei confronti di 140.000 vittime, la metà in pochi secondi e il resto in anni di devastanti conseguenze.

La stranezza è che neanche in questa occasione Obama ha porto le scuse degli USA per quella disgraziata decisione di sganciare le bombe atomiche. Lacrime senza scuse, un gesto di pacificazione realizzato a metà. 

Saranno pure gesti che nel gergo diplomatico assumono significati e gesti che assumono significati anche in sede di campagna elettorale interna..... difficile da dire....

Di sicuro non sono gesti che contribuiscono a rendere popolare il presidente americano agli occhi di chi si dedica ad un minimo ragionamento sui fatti storici che ancora pesano sull'america. Gesti simbolici tramite i quali Obama cerca di dare una nuova faccia alla politica americana, ma gesti reaizzati a metà porgendo una lacrima senza scuse al Giappone e una pace sancita con la vendita di armi al Vietnam....

Speriamo che almeno in testa sua, Obama non si autoconvinca di aver fatto veramente un gesto di pace o di aver dato un esempio di pace al resto del mondo, altrimenti oltre a prendere in giro tutti noi, prenderebbe in giro anche se stesso.

venerdì 27 maggio 2016

Dovevo morire da "vedova nera"

Un libro su un aspetto del terrorismo islamico che ultimamente sembra ritrovare un certo interesse.

Il libro tratta di un episodio, probabilmente il primo, in cui le "vedove nere" cecene hanno richiamato l'attenzione della cronaca mondiale e dei governi. Si tratta del sequestro del teatro Dobrovka di Mosca nel 2002, risolto dopo giorni di sequestro, con oltre 100 civili e quasi 40 sequestratori e sequestratrici morti.

Questo testo ripercorre quell'evento attravarso la narrazione della vita di una famiglia cecena, affrontando tradizioni arcaiche di quel popolo, situazioni e motivazioni da ricercare in una radicalizzazione religiosa importata da paesi islamici e prodiga di promesse discutibili.

Tutti questi fattori, inducono giovani generazioni ad estraniarsi dalla vita sociale, dalla scuola e dal lavoro, convincendoli ad intraprendere una guerriglia per l'indipendenza della Cecenia che alla fine è funzionale solo al terrorismo e al radicalismo islamico. Una situazione che pregiudica la vita precaria di molti giovani ceceni, principalmente uomini ma ora anche donne, fino a convicerli a sacrificare la loro vita per un poco chiaro ideale di indipendenza; ideale inquinato da un radicalismo islamico spietato e feroce, che nella migliore delle ipotesi porterebbe il popolo ceceno ad ulteriori sofferenze.


lunedì 23 maggio 2016

La sposa degli dei

Una breve lettura su tradizioni tribali africane, riti vodù, credenze in spiriti buoni e cattivi che aiutano le persone, se invocati in base a rituali precisi ma che non perdonano chi è ritenuto meritevole di essere punito, spesso anche con la morte.