"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

domenica 26 ottobre 2014

Forse è meglio nascere uomo...

Certo che ultimamente... ma da un bel po' di tempo, è meglio nascere uomo... 

Oggi è stata "giustiziata" in Iran una ragazza di 26 anni, rinchiusa dal 2009 per aver ucciso un uomo che la voleva violentare.

Non c'è stato niente da fare. La ragazza di nome Reyhaneh Jabbari è stata impiccata e sembra che lo sgabello da sotto i suoi piedi sia stato tolto proprio dal figlio del personaggio che la voleva violentare.

In Nigeria, il gruppo terroristico chiamato Boko Haram, notoriamente legato ad Al Qaeda, due giorni fa, durante l'ennesimo raid nel nord-est della Nigeria, oltre ad aver ucciso diverse persone, ha rapito altre 30 donne che si vanno a sommare alle circa 200 già rapite alcuni mesi fa.

Quando i fatti non fanno più "notizia" spariscono dai media, quindi non dimentichiamo gli omicidi a seguito di stupro che pochi mesi fa sono avvenuti in India (ultimamente non se ne parla più). Ragazze stuprate e uccise da "branchi" di criminali di qualche casta più alta, che difficilmente vengono portati davanti alla giustizia.

In molti paesi e molte zone del mondo, forse anche in questo momento, ci sono donne lapidate da uomini, in nome e per conto di non si sa quale dio. In altre aree ci sono donne che con i loro figli, sono costrette a fuggire da guerre fatte da uomini armati fino ai denti.

In molte parti del mondo, non sembra proprio un bel momento per nascere donna... essere donna in molti paesi sembra costituire un problema aggiunto a condizioni di vita già molto complicate.

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sabato 25 ottobre 2014

Quote of the day... after - Frase del giorno... dopo


"Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro.
E se tu scrutassi a lungo in un abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te"
Friedrich Nietzsche

venerdì 24 ottobre 2014

Quote of the day - Frase del Giorno

Le cose belle mi hanno insegnato ad amare la vita.
Le cose brutte a saperla vivere
Bob Marley


mercoledì 15 ottobre 2014

Ma guarda che bello spettacolo...

Ma che bella partita si è disputata ieri tra Serbia e Albania !!
Più che una partita di calcio è diventata una partita di calci... e pugni.



Si trattava della partita di andata tra le due nazionali per la qualificazione all'Europeo di Calcio.
Paradossalmente entrambi gli Stati giocano anche partite separate per l'ingresso in Europa; l'Europa della Comunità; quella dove si vive tutti insieme e si fanno grasse risate, affermando che il processo di ammissione di Serbia e Albania è quanto mai imminente e la questione Kosovo sta facendo passi da gigante, verso una soluzione condivisa.

Bene. a smentire questa marea di dichiarazioni e belle aspettative, ci ha pensato niente di meno che una partita di calcio e l'eco che ha avuto.

Una bandiera appesa ad un drone che tra l'altro costa svariate migliaia di euro (il drone, non la bandiera) e richiede una certa abilità per essere manovrato propriamente.
Così tanta abilità che si potrebbe pensare ad un volo già programmato da tempo. Non solo per come volava il drone, anche per la bandiera, che qualcuno avrà pur preparata.

Intanto nella bandiera non c'era disegnato il Kosovo o l'Albania. La bandiera mostrava la così detta Grande Albania, con Albania appunto, un buona parte di Montenegro, il Kosovo, una bella parte della Macedonia o FYROM e anche un pezzetto di Grecia. 

Rappresenta uno stato che non è mai esistito, se non per un breve periodo durante la Seconda Guerra Mondiale ad opera del fascismo. 

Si tratta quindi di una provocazione, Ancora più grave se è stato, come si dice, il fratello del Primo Ministro albanese a inscenarla.

La partita si giocava nello stadio del Partizan, a Belgrado. Anche li come in Italia, c'è una forte influenza di ideologie politiche e nazionalismo che si mescolano allo sport. 
La presenza del tifoso/nazionalista Ivan il Terribile era una certezza, non una sorpresa come appare dai TG. 

Far volare quella bandiera sopra il campo durante la partita, è più di una provocazione da idioti. Si tratta della volontà di voler provocare ciò che è successo.

Che poi in TV si vedano i tifosi serbi che partecipano ai tafferugli è normale, visto che di tifosi albanesi non ce n'erano. Tra l'altro se i giocatori albanesi non fossero andati con tanta veemenza, ad impadronirsi di quella bandiera staccata dal drone, forse non sarebbe successo nulla.

Non si tratta della bandiera albanese né di nessuno Stato!! E' una bandiera che non rappresenta nulla, se non la volontà di creare problemi !! Rappresenta solo la scusa per provocare ciò che in effetti è accaduto.

Attenzione quindi. Perché il torto o la ragione, come al solito non stanno da una sola parte... L'evento della partita di calcio tra Serbia e Albania, è l'ennesima dimostrazione che siamo ben lontani dall'andare tutti d'amore e d'accordo.

Tra l'altro in Italia, in concomitanza delle partite di calcio, succede anche di peggio.  

lunedì 13 ottobre 2014

Il Fu Mattia Pascal

Ho riletto "Il Fu Mattia Pascal" dopo anni.
L'ho letto sul Kindle mentre mi trovavo in viaggio.
E' strano come lo stesso libro riesca a suscitare emozioni diverse, che variano in base a momenti diversi della nostra vita.

Treno, aereo e autobus. Un viaggio tra luoghi geograficamente abbastanza vicini ma estremamente lontani a causa dei collegamenti.

Nelle dodici ore trascorse tra l'inizio e la fine del mio viaggio, anche io mi sono trasformato da una specie di Mattia Pascal inserito nella mia realtà naturale, nel mio mondo dove sono nato, con cui ho familiarità e dove mi muovo a mio agio, ad una specie di Adriano Meis che vive inserito in una realtà con cui ha familiarizzato volentieri e che per un periodo ha fortemente cercato e voluto.

Anche io, come Adriano Meis, ho maturato la convinzione che la mia avventura debba giungere ad un epilogo. E' ora di tornare a casa, tornare a vestire i panni di Mattia Pascal... 
...il fu Mattia Pascal, perché quando si ha la fortuna di tornare in luoghi che ci appartengono e a cui apparteniamo, non si torna mai ad essere uguali a quelli di una volta... altrimenti l'esperienza fatta sarebbe stata solo una perdita di tempo.    

(@)

lunedì 6 ottobre 2014

L'Agenda Kosovo


Un racconto relativamente breve ma dall'intreccio avvincente.

Una storia ambientata nel Kosovo, nel periodo immediatamente precedente alla dichiarazione di indipendenza.

Anche se i fatti narrati sono frutto della fantasia dell'autore, così come i personaggi che ne fanno parte, l'intreccio non sembra poi così distante da tante vicende avvenute in Kosovo dal dopo guerra ad oggi e riferite, nel corso degli anni, da numerose fonti di stampa.

Un racconto che si legge tutto d'un fiato.
(@)

domenica 5 ottobre 2014

Quote of the Day - Frase del Giorno


Quando si tratta della verità e della Giustizia, 
non c'è distinzione tra i grandi problemi e i piccoli, 
perché i principi generali che riguardano l'azione dell'uomo sono indivisibili.

Albert Einstein