"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

domenica 10 febbraio 2013

La Repubblica delle Stragi Impunite


Un viaggio attraverso gli eventi sanguinosi che hanno afflitto l'Italia dal 1969 agli anni nostri.
Un quadro inquietante di delitti rimasti impuniti ma che sembrano avere un comune denominatore...
il coinvolgimento di apparati dello Stato, di istituzioni che anzi che proteggere sacrificano vittime ignare. Il coinvolgimento della criminalità organizzata nella politica, l'ingerenza di apparati stranieri e organizzazioni segrete per le quali le vite spezzate dagli attentati non sono che dettagli insignificanti in un disegno di mantenimento e condizionamento del potere.

Una triste realtà raccontata da un Giudice sulla base di fonti documentali e esperienza personale. 
Il libro non sembra voler provare ciò che decenni di processi ed inchieste non sono riusciti a provare ma riesce chiaramente ad identificare i motivi per cui la verità processuale, anche nei pochi casi in cui un verdetto è stato emesso, non corrisponde assolutamente  alla realtà dei fatti. 
Fatti tenuti nascosti dalle stesse istituzioni pubbliche, fatti i cui artefici sono riconducibili a cariche istituzionali e i cui mandanti si identificano in strutture massoniche e servizi stranieri.

Le tante stragi italiane ancora impunite, da Piazza Fontana alla strage di Capaci, le tante domande senza risposta e le tante responsabilità non attribuite ai veri colpevoli, i ragionevoli dubbi di quanti hanno tentato di arrivare alla verità, spesso a costo della loro stessa vita, fanno vacillare gli stessi principi democratici sanciti dalla Costituzione.

Una lettura che fa tristemente riflettere

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