"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

martedì 15 maggio 2012

Siriani dissidenti addestrati in Kosovo... ?

L'articolo che segue è stato pubblicato sul sito www. blitzquotidiano.it il 14 Maggio 2012,

Se la notizia fosse confermata ci sarebbe da rabbrividire per tutti i risvolti ed i possibili sviluppi che ci potrebbero essere in conseguenza di ciò che viene riferito dalle fonti di stampa russe.

Se fosse confermata la notizia che in Kosovo si addestrano membri del movimento dissidente siriano, in accordo con le autorità del Kosovo, questo avverrebbe indipendentemente dalla presenza militare internazionale (non voglio neppure pensare ad una ipotesi di complicità, anche se è difficile credere che il tutto avvenga sotto il naso di 10.000 militari e 2000 poliziotti attualmente impiegati in Kosovo). 

Un fatto del genere porrebbe il Kosovo in una condizione assolutamente fuori da ogni controllo e contraria ad ogni intento di pace; fuori dal processo di pace mediorientale perseguito dalla Comunità Europea, contro gli interessi della Russia, magari anche contro le mire di ingerenza americane in Medioriente, dal momento che un fenomeno del genere può facilmente "scappare di mano" a chi crede di poterlo gestire (vedasi Osama Bin Laden ai tempi dell'invasione russa dell'Afghanistan).

L'illegalità di una tale collaborazione tra ex UCK del Kosovo e dissidenti siriani, alle spalle di NATO, Kfor e Comunità Europea, se confermata, confermerebbe ancora una volta l'inaffidabilità del neo nato stato kosovaro e, se pur improbabile nei fatti, potrebbe dare alla Russia quella "scusa" per pretendere ciò che gli spetta di diritto in base alla Risoluzione 1244 dell'ONU, ovvero rientrare nel territorio del Kosovo (o almeno nel Nord del Kosovo) con le proprie forze militari, per garantire la sicurezza del territorio, indipendentemente dalle forzature indipendentiste e dai dialoghi infruttuosi volti ad affermare la legittimità del Kosovo come stato. 

Queste notizie giungono esattamente in un momento in cui si registra un cambiamento imminente alla guida della Germania, fino ad ora maggiore sostenitore dell'indipendenza del Kosovo insieme agli irriducibili Stati Uniti, e in un momento in cui il Kosovo avrebbe collezionato un importante numero di riconoscimenti internazionali.

Il fatto assolutamente più importante è che, confermate o meno, vere o false che siano le notizie di campi di addestramento siriani in terra kosovara, l'importante è che qualcuno ci creda, l'importante è che sia una scusa sufficientemente attendibile in modo da legittimare un nuovo tentativo di bilanciamento di forze tra le superpotenze...

... oppure vedo troppi fantasmi ... ?  Boh ...?
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BELGRADO – Mosca ha espresso oggi preoccupazione per le notizie secondo cui ribelli siriani si addestrerebbero in Kosovo. Il ministero degli esteri russo, citato dalla Tanjug, ha fatto riferimento a notizie di stampa su ''contatti fra esponenti dell'opposizione siriana e le autorità della cosiddetta Repubblica del Kosovo''.

Contatti che includerebbero ''non solo scambi di esperienza nell'organizzazione di movimenti separatisti diretti a rovesciare governi in carica, ma anche l'addestramento di ribelli siriani in Kosovo'', ha aggiunto il ministero degli esteri di Mosca, secondo cui centri di addestramento verrebbero creati in ex basi dell'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck).

''Trasformare il Kosovo in una base internazionale per l'addestramento di ribelli di differenti formazioni armate potrebbe rivelarsi un grosso fattore destabilizzante con effetti ben al di là dei Balcani'', ha concluso il ministero russo che ha chiesto per questo alla Forza internazionale in Kosovo di adottare ''tutte le misure necessarie per prevenire la messa in atto di tali piani''.

La Russia, al pari della Serbia, non riconosce l'indipendenza proclamata dal Kosovo il 17 febbraio 2008. Sono 90 i paesi del mondo che hanno riconosciuto il Kosovo, fra essi Usa e 22 dei 27 membri della Ue, Italia compresa.

Pubblicato su: www.blitzquotidiano.it

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