"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

lunedì 14 maggio 2012

NATO... ci serve?

NATO
from: www.stratfor.com
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Fantastico! 
Ho letto l'analisi di STRATFOR (link sopra) sul futuro della NATO e mi è sembrato di leggere il manuale del perfetto conquistatore.
Comunque l'interessante lettura è stato uno spunto per la seguente riflessione senza particolari pretese...

L'apparato della NATO, nato a seguito della Seconda Guerra Mondiale e che nel periodo della guerra fredda potrebbe aver avuto uno scopo, continua imperterrito a definire la Russia con un potenziale invasore dell'Europa. Al contrario, se valutiamo obbiettivamente la storia vediamo che, se dei tentativi di invasione ci sono stati, ci sono stati in direzione opposta, ovvero verso la Russia, tentativi fatti dai vari conquistatori francesi e tedeschi in tempi diversi. 

Non solo, gli Stati Uniti tendono ad enfatizzare il costo a loro carico della NATO, circa l'80% delle spese totali (in passato era il 60%) e a definire il sistema di difesa europeo un sistema debole ed inefficiente.

Beh... la valutazione dovrebbe essere in termini opposti, ovvero l'America dovrebbe prendere atto che l'Europa finanzia tra il 20% e il 40% delle guerre scatenate dagli Stati Uniti, in cambio della "protezione" americana dei confini Est Europei. 
Cercando un paragone, c'è un'altra organizzazione che funziona nello stesso modo, la criminalità organizzata di tipo mafioso che pretende la riscossione del "pizzo" in cambio di "protezione" e tanto silenzio intorno a morti e sparatorie. La NATO però è "legale".

Se non fosse per qualche idea malsana, come quella dell'ex presidente francese Sarkozy che ad un tratto ha deciso di annientare la Libya e ha coinvolto la NATO, e per pochi altri piccoli, contributi in missioni di secondaria importanza, se non completamente inutili, da parte dell'Europa non ci sarebbero richieste di impiego per la NATO, o quanto meno niente di vitale importanza per cui non si possa fare senza.

Tutto il dispiegamento di forze in giro per il mondo, dal Kosovo all'Iraq, passando per l'Afghanistan è tutto appannaggio degli Stati Uniti per i loro interessi di difesa e ingerenza, secondariamente diventa un problema europeo perché una volta bombardati e divisi, paesi come la Serbia, che si trovano in piena Europa, diventano anche un problema europeo. 

Bene, con questo diciamo pure che NATO o no, la silenziosa ed inesorabile conquista dell'Europa è già iniziata da tempo, da parte dei paesi arabi e dei "Balcani islamizzati" proprio dalle guerre di America e NATO. Islamici di varia tendenza e origine, costituiscono oramai una buona percentuale degli immigrati nei paesi europei, (turchi in Germania, kosovari e albanesi in Italia, afghani in Grecia anche se in transito per altri paesi, magrebini in Francia ma anche in Italia, per non parlare dei paesi nordici).
Tutti popoli che al contrario di noi, sono demograficamente in crescita, assicurandosi un futuro e una lenta ma costante infiltrazione nel nostro tessuto di tradizioni con l'importazione  delle loro. 

La nuova conquista è iniziata anche da parte della nuova "elite russa". Nuovi milionari che gestiscono le risorse di gas, senza le quali mezza Europa sarebbe al freddo, personaggi che entrano a pieno titolo negli affari dell'Europa senza passare attraverso la politica, ma comprando con "danari sonanti" tutto ciò che più li aggrada. 


Tutto questo avviene a prescindere dall'Alleanza Atlantica e vale sia per l'Europa nei termini citati, sia per gli stati uniti dove già da anni in alcune aree, si registra una presenza di messicani, notoriamente non "molto bene accetti", superiore al 50% della popolazione.

In conclusione quest'alleanza, la NATO, che è nata principalmente come patto di mutua assistenza in caso di invasione di un paese membro da parte di altre potenze,  si è oggi trasformata a sua volta in una forza di invasione ed ingerenza negli affari interni di altri paesi, sia per trovare una nuova ragione di esistere, sia sulla scia delle nuove teorie americane di gestione esclusiva della sicurezza mondiale, coniando concetti assurdi (alcuni direbbero moderni) di "guerra preventiva", "minaccia alla sicurezza mondiale" (niente di meno!!), terrorismo, imposizione di diritti umani e diritti delle donne sul modello occidentale, missioni di "pace" facendo la guerra.


La NATO, sorta come organismo di mutua assistenza da contrapporre ad eserciti (concepiti nell'accezione classica del termine), è oggi impegnata in una improbabile lotta al terrorismo di matrice islamica, terrorismo la cui definizione non è univoca neppure tra i paesi aderenti alla NATO. 

Tutto questo, unito alle lamentele americane per il contributo alle spese dell'Alleanza (o per meglio dire ai costi delle guerre), ci dimostra che una struttura come la NATO è oggi un fenomeno anacronistico, che ha perso la sua ragione di essere quando è passato dal ruolo di contrappeso nel bilanciamento di forze in periodo di guerra fredda, ad una macchina di aggressione al servizio americano.


Con tutto questo non voglio affatto smentire il concetto dei latini "Si vis pacem, para bellum", se vuoi la pace preparati alla guerra, dal momento che nel mondo ci sono ancora tante persone senza scrupoli che governano paesi interi.


E' mia opinione che sia tempo per l'Europa di cambiare, di guardare avanti ed iniziare a pensare alla difesa europea in termini più geograficamente concreti, con una strategia ed intenti europei, in modo da affermarsi come una vera e propria terza potenza mondiale, non succube e subordinata al volere dell'amico di oltre oceano, ma aperta al dialogo multilaterale.


Il tutto, ovviamente mantenendo e coltivando i buoni rapporti diplomatici e di dialogo sia con americani che con l'Est Europa e il continente asiatico, oltre che con tutto il resto del mondo.

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