"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

mercoledì 18 gennaio 2012

Il Sale della TV

Ma cosa sarebbe la televisione senza tragedie come quella della Costa Concordia? Senza fatti di sangue come quello di Iara Gambirasio o di Sara Scazzi?
Di cosa si parlerebbe nei tanti talk show di approfondimento?
Oggi , ma anche ieri e il giorno prima, su tutti i canali si è parlato solo tragedia dell'Isola del Giglio e delle colpe del capitano della nave. Tutti hanno trasmesso e ritrasmesso una telefonata (due a dire il vero) tra un ammiraglio della Capitaneria di Porto di Livorno e il capitano della nave Schettino. 
Proprio Schettino che per quanto impreparato a fronteggiare l'emergenza, per quanto codardo da abbandonare la nave per primo, in TV è già stato condannato come l'unico e il solo responsabile della tragedia. 

Come al solito per i TG e i programmi di approfondimento il processo che ci sarà, sarà una semplice formalità, tutti hanno già espresso la propria sentenza di colpevolezza. Il capitano Schettino è da oggi agli arresti domiciliari. Questa notizia ha fatto scalpore su tutti i giornali. Ha fatto scalpore perché la maggioranza delle persone lo vorrebbero vedere in galera, ma se approfondiamo un po' possiamo facilmente capire che Schettino è stato compiutamente identificato, non c'è pericolo di fuga, non c'è pericolo di reiterazione del reato (chi gli darebbe in mano una nave in questo momento?), quindi perché tenerlo in galere già sovraffollate? Può stare chiuso in casa, in fin dei conti il regime degli arresti domiciliari lo tiene lontano dal fare altri danni. 
In galera mettiamocelo pure... ma dopo la condanna!

Per adesso domandiamoci come hanno fatto quelle telefonate con la capitaneria di porto a finire in TV, chi sa chi ci ha guadagnato sopra?
Ad ogni modo, grande odiens su tutti i canali con la tragedia della Costa Concordia, alcuni giornalisti hanno addirittura riciclato filmati che con la tragedia del Giglio non centrano niente ma che hanno passato in TV come girati sulla nave da crociera. 

Per qualche giorno sono comunque diminuite le trasmissioni sull'omicidio di Avetrana che ha totalizzato più puntate di Beautiful e ha come protagonisti personaggi ancora più squallidi di quelli della Soap Opera. 
Grazie alla TV rischia di diventare famosa anche Erica, la ragazzina di Novi Ligure che ha ucciso mamma e fratello qualche anno fa e che ha già scontato la sua pena (lei era stata condannata alla fine del processo). 

Ad oggi ci ritroviamo con "Cento Vetrine" in prima serata e "Appuntamento con la Storia" a notte fonda, così per fare un esempio... Questo la dice lunga sulla qualità che offre la TV.

E dire che tra spot pubblicitari e canone RAi, questa TV la paghiamo proprio noi...

Concluderei cercando di trovare un lato positivo in questo modo di fare ascolti spacciandolo per informazione... ma non riesco a trovarlo.
Si può comunque affermare che... finché ci saranno tragedie, la TV non conoscerà crisi, purché continui a "vendere" luoghi comuni e a dire cose che la gente vuole sentire, anziché notizie. 

Nessun commento:

Posta un commento