"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

sabato 8 ottobre 2011

SUDAN - Timori per lo scoppio di un conflitto di ampie proporzioni

Bashir in Sudan, nonostante sia egli stesso responsabile di svariate migliaia di morti per le battaglie in Darfur, è stato il leader africano più lungimirante di tutti, approvando il referendum che nel 2010 ha portato alla separazione del paese tra Sudan e Sud Sudan, addirittura anticipando la primavera araba.
Ironicamente questo non basta, c'è ancora chi vuole la sua testa proprio per queste scelte di cambiamento.
Oppure chi vuole la testa di Bashir cerca anch'egli la sua "fetta di torta"?
Max

AFRICA/SUDAN - Timori per lo scoppio di un conflitto di ampie proporzioni in Sudan

Khartoum (Agenzia Fides) - Cresce l'allarme sul rischio di una possibile guerra civile in Sudan, dopo l'annuncio che i ribelli attivi nel Darfur, nel Sud Kordofan e nella regione del Nilo Blu stanno per concludere un'alleanza per unire le forze contro il governo di Khartoum. Il Segretario Generale del Sudan People's Liberation Movement's Nord (SPLM-N, la branca settentrionale del movimento che attualmente governa il Sud Sudan), che opera nel sud Kordofan, in visita a Parigi, ha dichiarato all'edizione inglese di Radio France International: "è ora che Beshir (il Presidente sudanese) sia rimosso. Beshir è peggio di Hosni Mubarak e di Gheddafi. Almeno Mubarak non ha diviso l'Egitto e Beshir, se continua a governare, dividerà, ancora, l'attuale Nord Sudan".
Il Nord Sudan, dopo la secessione del Sud Sudan decretata del referendum di gennaio, vive un momento difficile a causa delle forti tensioni nel Darfur (ovest), nel Sud Kordofan e nella regione del Nilo Blu (entrambi i territorio sono al confine con il Sud Sudan e sono abitati da popolazioni affini a quelle del neo Stato) e persino in un'area dell'est. 
Prima di Parigi Arman ha visitato Londra in un tour diplomatico per cercare di convincere i membri del Consiglio di Sicurezza dell'ONU ad imporre una zona di interdizione aerea che parta dal Darfur, attraversi il Sud Kordofan e il Nilo Blu fino all'est del Sudan. In questo modo verrebbe impedito all'aviazione sudanese di attaccare le colonne di ribelli e i villaggi delle aree sotto il controllo della guerriglia.
Nel frattempo la FAO ha lanciato l'allarme sulle condizioni delle popolazioni al confine tra Sudan e Sud Sudan, dove circa 235.000 persone sono a rischio carestia. "La disponibilità di risorse alimentari nella zona del Nilo Blu è in netta diminuzione a causa della ripresa dei combattimenti tra le truppe del governo del Sudan e il SPLM-N " afferma la FAO. (L.M.) (Agenzia Fides 6/10/2011)

English version: http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=30026&lan=eng

Fonte: www.fides.org

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