"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

martedì 18 ottobre 2011

manifestare non equivale a devastare...

La manifestazione a Roma del 15 Ottobre 2011 era stata organizzata per manifestare contro il sistema.
Che significa manifestare contro il sistema? Che cos'è il sistema?

Ammesso che questo sistema contro cui si manifesta si possa definire o inquadrare in qualche cosa di concreto... cosa significa manifestare contro di esso?
Quale alternativa viene proposta a questo fantomatico sistema?
Sicuramente mettere a ferro e fuoco la città non è un'alternativa a niente, tantomeno una soluzione a qualsiasi problema.

Nel Regno Unito ci sono stati recentemente veri e propri atti di teppismo nati per manifestare contro il sistema. 
Nel Regno Unito non ci sono stati dubbi nel definire teppismo e atti criminali tutti gli eventi di devastazione delle città. Non ci sono stati dubbi nell'arrestare i responsabili delle devastazioni e condannarli pubblicamente prima ancora che in tribunale.
Nel Regno Unito la condanna di questi eventi è stata unanime da tutte le parti politiche e dall'opinione pubblica.

Da noi no, da noi c'è una parte politica che continua ad appoggiare tali dimostrazioni miste di ignoranza e criminalità. Da noi si fa ancora confusione tra il diritto di dimostrare e manifestare e l'abitudine di certi gruppi di manifestanti di distruggere tutto quello che incontrano al loro passaggio.

Manifestare è un diritto di tutti, anche quello di manifestare per cose inutili, cause fraintese o conosciute solo per sentito dire. Questo diritto a manifestare non dovrebbe comunque invadere il diritto delle altre persone ad andare a lavorare o a manifestare per altre ragioni.
Il diritto a manifestare non da diritto a distruggere tutto quello che c'è in giro.

Quindi... cari manifestanti, attivisti, sindacalisti e leader di associazioni che partecipano alle manifestazioni per convinzione o solo per solidarietà, dovreste tenere presente che chi insieme a voi manifesta distruggendo le città, commette un crimine, sappiate che i black block non hanno alcun diritto di bruciare auto, rompere vetrine e scarabocchiare muri.

Proprio voi, cari attivisti e portavoce di cause per cui ritenete giusto manifestare, dovreste isolare i facinorosi, dovreste denunciare gli abusi dei pochi teppisti tra di voi che distruggono e bruciano e che purtroppo vengono appoggiati e protetti dalle vostre stesse fazioni politiche. 

Quella di Roma del 15 Ottobre 2011 non è stata una manifestazione, è stata una devastazione di cose che appartenevano ad altri come le auto bruciate, oppure appartenevano a tutti come le strade e i monumenti. 
Se manifestavate per qualche motivo serio, di sicuro il motivo è passato in secondo piano davanti a tali atti di inciviltà.

Inoltre sarebbe il caso che chi distrugge iniziasse a pagare per la devastazione provocata, una condanna morale non è sufficiente, ci vorrebbe un pò di sana galera rieducativa oltre al pagamento di tutte le spese relative ai danni provocati. Davanti ad eventi come quelli di Roma non si possono trovare scuse, né a destra, né a sinistra.

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