"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

giovedì 25 agosto 2011

Kosovo, epicentro europeo di droga


Nel suo intervento all’Accademia della polizia a Belgrado, il capo dell’Agenzia antidroga della Russia, ha annunciato che il Kosovo si trasforma nell’epicentro del traffico degli stupefacenti in Europa. Qui, ha aggiunto Viktor Ivanov, si intrecciano i flussi della cocaina che arriva dall’Africa, e dell’eroina che va dalla Turchia (si tratta di 50 tonnellate l’anno circa). Il reddito di questo traffico raggiunge i 3 miliardi di euro, il doppio rispetto al bilancio del Kosovo. 

Fonte: La Voce della Russia.
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Questo dicono i numeri, questi sono i fatti.
Ma come è possibile che accada questo in un paese tra i più militarizzati d'Europa?
La NATO ha un contingente militare multinazionale che fino a pochi mesi fa contava su 16.000 militari, la Comunità Europea circa 2000 funzionari di polizia.
I soli Stati Uniti hanno in Kosovo la base militare più grande del mondo tra quelle fuori dal proprio territorio.


Eppure tutta la droga che avvelena le nostre strade transita impunemente dal Kosovo.
La Turchia blocca una grossa fetta dell'eroina in arrivo dall'Afghanistan, paese che dopo l'arrivo della NATO ha inspiegabilmente aumentato almeno di tre volte la produzione di droga. 
Altri importanti quantitativi sono sequestrati annualmente dai paesi europei, mentre in Kosovo neppure un grammo.


Chiediamoci chi ci guadagna? Chiediamoci perché il problema della droga passa in secondo piano mentre si continua a chiedere il riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo amministrato in prevalenza da criminali, indipendenza che non serve a nessuno anzi, non è mai esistita prima, a parte una larga autonomia regionale e crea solo problemi per l'ingresso nella Comunità da parte della Serbia.


Chiediamoci per l'ennesima volta se vale la pena spendere milioni di Euro ogni anno in un paese che ci ricambia solo avvelenando i nostri giovani e che, in oltre 10 anni di sussidi e assistenzialismo non è migliorato affatto anzi, è più fuori controllo di prima.


Chiediamoci perché, senza una attenta vigilanza militare internazionale, i Monasteri serbi-ortodossi del Kosovo (patrimonio dell'UNESCO) andrebbero distrutti da criminali nazionalisti musulmani-albanesi...


Per far fronte all'attuale crisi economica, sarebbe forse il caso di iniziare a risparmiare un po' di soldi che ad oggi sprechiamo in Kosovo senza risultati?
Max

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