"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

venerdì 13 maggio 2011

Folgore !!

FOLGORE!....e si moriva

E' un il diario di un Paracadutista della Folgore, Raffaele Doronzo, che ha combattuto la guerra d'Africa ed ha vissuto i fatti di El Alamein, la ritirata verso Tripoli e successivamente verso la Tunisia.

Doronzo è uno dei pochi paracadutisti della Folgore ad essere rientrato in patria vivo se pur ferito.

L'autore racconta le sue impressioni annotate giorno per giorno o quando c'era tempo per farlo, parla dei colleghi che ricorda volentieri e omette di citare quelli che avrebbero avuto comportamenti non degni di lode.

La descrizione dei bombardamenti dell'artiglieria e degli aerei inglesi sulle linee della Folgore danno l'idea di ciò che i nostri paracadutisti possono aver vissuto in quelle settimane, nascosti in una buca nella speranza che la bomba o il proiettile d'artiglieria non cada propio la dentro.

In molti passi del testo l'autore chiama in causa Dio, in molti brani egli affida a Dio la sua anima e quella dei compagni. Affidarsi a Dio era in quei momenti l'unica speranza di sopravvivenza, battuti dalle bombe per ore ed ore e poi all'assalto di un memico superiore per mezzi e numero di uomini.

Ciò che si comprende in conclusione è che la Folgore non ha mollato mai, ha smesso di combattere solo quando tutti i suoi uomini erano oramai caduti sotto i colpi di un avversario meglio equipaggiato e numericamente surclassante.

Io l'ho letto volentieri e anche con un pizzico di commozione verso la fine. Il finale è degno dei libri di McNab, con la differenza che Doronzo racconta una storia vera dall'inizio alla fine. 

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