"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

mercoledì 16 marzo 2011

Ancora morti a Mogadiscio.. ma nessun inviato speciale per farcelo sapere


Con il terremoto in Giappone è sensibilmente calato anche l'interesse mediatico per la Libia. Il pericolo di un disastro nucleare potenzialmente vero e attuale, interessa più che tante storielle sui presunti aerei di Gheddafi che nessuno ha visto fino ad ora.

E' comunque di oggi la notizia che nessuno, e dico proprio nessuno in Italia, ha mandato in TV. A Mogadiscio , capitale della Somalia, oggi!!!... ci sono stati altri 17 civili morti ammazzati negli scontri tra i terroristi islamici di Al-Shabaab e le truppe del Governo Transitorio appoggiato dall'ONU e dalle truppe dell'Africa Union su mandato ONU.

Non si tratta di 17 vittime tra le parti in lotta. Ancora una volta si tratta di 17 civili. A riferirlo sono le solite fonti dei servizi medici che operano in Somalia e che sono state pubblicate da "Peace Reporter" e dal "Corriere del Ticino".

A mio modesto parere... e sempre senza alcuna pretesa di essere nel giusto... tutto questo significa che... in Italia, queste notizie non le ha lette quasi nessuno. 

La maggior parte dei cittadini italiani si ritengono sufficientemente informati guardando i nostri telegiornali e leggendo solo i nostri giornali, ignorando qualsiasi realtà che non viene riferita da queste fonti. 

La maggior parte delle persone è quindi portata a credere che la guerra in Afghanistan sia in effetti finita dal momento che non se ne parla più; che in Iraq ci sia un governo democratico che governa agevolmente senza più truppe straniere, poiché l'ultima campagna mediatica ci "narrò" del ritiro dei soldati americani come voluto da Obama; e che la Somalia sia una nazione "felice" dal momento che nessuno ne parla.

Al contrario tutti sono al corrente del fatto dato per scontato, che "Gheddafi è un dittatore sanguinario" e che lo vogliamo morto perché bombarda i ribelli con i suoi aerei (anche se questi aerei non ce li fanno vedere).

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