"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

sabato 8 gennaio 2011

Libro "di moda" ma interessante


Ho letto questo libro che mi è stato regalato da amici.

Il titolo è sicuramente alla moda, visto che Wikileaks è sulla bocca di tutti per le rivelazioni di documenti diplomatici segreti della diplomazia USA, che coinvolgono tantissimi paesi nel mondo.

Il libro fa una carrellata di eventi che "non avremmo dovuto sapere" ricostruendo gli eventi stessi sulla base dei documenti pubblicati da Wikileaks, come il fenomeno della corruzione in Kenya, l'11 Settembre, la prigione di Guantanamo, la guerra in Iraq e altro. 

Tali ricostruzioni basate su documenti che non dovrebbero essere letti al di fuori di certi ambienti diplomatici, mostrano all'opinione pubblica e al singolo lettore, gli eventi che normalmente leggiamo sui giornali, sotto una luce diversa, sotto un'altro profilo.

Il molti casi in Italia, l'opposizione politica ha preso al balzo la palla lanciata da Wikileaks per attaccare il Governo basandosi sui documenti confidenziali pubblicati. Anche l'autrice  fa riferimento al Premier italiano in relazione a una "collection" di rapporti che diligentemente si è andata a leggere e che ha messo insieme.

Va comunque detto che i documenti pubblicati da Wikileaks, sebbene segreti e facenti parte di corrispondenza tra diplomatici, sono fondamentalmente originati da diplomatici americani che riferiscono al loro Governo cose riferite da terzi, se non addirittura pareri personali o cose sentite dire o avute da altri.  

Inoltre va anche chiarito che ogni informazione di questo genere viene scritta e interpretata dall'originatore alla luce della sua visione politica, della sua posizione di parte o per via dell'ufficio che ricopre.

Di conseguenza l'attendibilità di tali informazioni va attentamente valutata. Una nota generata dalla diplomazia USA a suo uso e consumo, non ha lo stesso valore e lo stesso peso quando viene presa fuori contesto.

Per chiarire: non si puo' prendere completamente sul serio una nota generata da un estraneo americano che dice che il tal capo del governo, verserebbe in precarie condizioni di salute perchè riferito da persona terza vicina a quel capo di governo. L'informazione già approssimativa, è stata generata da una fonte difficilmente valutabile da chi scrive il rapporto e che si limita a riportare una cosa sentita dire da altri.

Figuriamoci che tipo di valutazione puo' dare un lettore estraneo a quella notizia, che neppure conosce chi l'ha scritta...( in confronto diventa piu' attendibile un fumetto di topolino, almeno si sa che l'autore è Walt Disney e che si compra in edicola...)

Tornando all'esempio: Se si vuole accertare lo stato di salute di quel capo di governo, si dovrebbe ottenere l'informazione dal medico che lo visita o da qualcuno che la sa "di prima mano", (magari accedendo alla cartella clinica) non da un ignoto che si occupa di altro e che lo sa solo per sentito dire. 

Inoltre informazioni acquisite senza dare una valutazione alla fonte, potrebbero anche essere pilotate "ad hoc" per indurre un certo tipo di pensiero o di azionenel destinatario finale.

La mia conclusione è che se evitiamo di considerare le informazioni di Wikileaks come "oro colato", ma al contrario proviamo a contestualizzarle e a leggere tra le righe, ci possiamo fare un'ottima idea di cio' che realmente succede nel mondo, di quale sia il livello di conoscenza reciproca e cosa veramente si cela dietro ai buoni propositi che hanno scatenato tutte le guerre recenti. . 

Wikileaks, se non strumentalizzato come si tende a fare in Italia, può essere una lente di ingrandimento sui fatti che ci vengono riferiti solo superficialmente dai mass media. 

Wikileaks riferisce notizie senza pareri di parte, si limita all'informazione. Sta a noi "analisti attenti", contestualizzare obbiettivamente e non strumentalizzare in base a criteri di convenienza.

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