"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

giovedì 20 gennaio 2011

Il Kosovo è e sarà un problema per l'Europa


Mentre si apprende oggi che la Commissione di Conteggio dei voti elettorali ha chiesto di invalidare per la seconda volta il voto del 9 Gennaio, almeno per quanto riguarda due dei cinque seggi dove si è rivotato a seguito della scoperta di grossi brogli,

c'è un'altra notizia che ci dovrebbe far riflettere, sia come elettori che come contribuenti:

La KFOR, ovvero il contingente NATO di stanza in Kosovo, ha deciso che il servizio di vigilanza e sicurezza operato dai militari italiani, presso i Monasteri serbo-ortodossi del Kosovo, sarà passato in consegna alla Polizia del Kosovo.

Di per se la notizia è una come tante, ma ci sono due aspetti che vanno analizzati:

1- La Polizia del Kosovo è a maggioranza di etnia kosovara-albanese, di lingua albanese e di religione prevalentemente musulmana. 

Gli standard tecnici e operativi della Polizia Kosovara sono di gran lunga inferiori a quelli di qualsiasi forza di Polizia europea e il livello di corruzione e di coinvolgimento politico della Polizia sono altrettanto noti agli addetti ai lavori.

Inoltre le truppe militari italiane sono schierate a protezione dei monasteri ortodossi per proteggerli da eventuali attacchi provenienti proprio dalla parte di etnia albanese musulmana, come avvenne il 18 marzo del 2004, dove una ventina di monasteri furono distrutti dai "dimostranti" kosovari-albanesi (oltre a 30 morti tra la popolazione di minoranza serba).

Va anche costatato che molti osservatori internazionali e indipendenti, riferiscono continuamente su violazioni dei diritti fondamentali delle minoranze kosovare, da parte dell'attuale amministrazione kosovara albanese.

Alla luce di tutto ciò, far vigilare i Monasteri ortodossi dalla Polizia Kosovara, sarebbe come far vigilare un pollaio da un lupo. 

2- Per contro va fatta notare la seguente incongruenza:

I militari italiani in Kosovo, si occupano quasi esclusivamente (o prevalentemente) di vigilare i monasteri Serbo-Ortodossi, per evitare il loro attacco e la loro distruzione da parte della maggioranza musulmana di etnia albanese (vale lo stesso esempio del 18 marzo 2004).

Il mandato originario della KFOR (ripetiamo: forza NATO impiegata in Kosovo, di cui fanno parte anche contingenti italiani), è quello, tra le altre cose, di andare in Kosovo (fatto avvenuto già oltre 10 anni fa, e li si trova ancora oggi), proprio per proteggere i kosovari-albanesi e le loro neo costituite istituzioni dallo sterminatore Milosevic e dalla Serbia. 

Esattamente l'opposto di ciò che ad oggi viene chiesto alle nostre truppe, ovvero salvaguardare ii pochi serbi ortodossi dei monasteri, dalle aggressioni dei kosovari albanesi che dovremmo proteggere e di cui tra l'altro, abbiamo appoggiato l'indipendenza.

 Sarà anche "tutto a posto", ma non ne sono sicuro.....

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